Denocciolare la sansa? Non migliora la qualità dell’olio
C’è un errore nella pianificazione del Pnrr riservato all’ammodernamento dei frantoi. Ha senso infatti far rientrare tra le spese ammissibili l’acquisto di denocciolatori per sansa di olive? A tal riguardo va precisato che iI nocciolino estratto appena dopo la frangitura delle olive permette di ottenere un prodotto dalle caratteristiche nettamente superiori rispetto a quello prodotto dalla sansa: è più pulito, con sole tracce di olio, senza produrre alcuna fumosità in combustione

Suona incredibile quanto si legge nell’ambito del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza riservato ai frantoi (PNRR – Missione 2 – Componente 1 – Investimento 2.3. Sottomisura “Ammodernamento dei frantoi oleari”).
Tra le spese ammissibili figura infatti l’acquisto di denocciolatori per sansa di olive, oltre a scambiatori di calore e sistemi per la valorizzazione di prodotti secondari per la produzione di integratori alimentari.
Ogni apporto finanziario, si sa, è utile e prezioso, ma è sempre bene sostenere spese finalizzate a risultati che apportino sicuri vantaggi al settore.
In merito a ciò, la specifica dicitura “denocciolatori per sansa di olive” risulta alquanto tendenziosa, dal momento che la denocciolatura della sansa non incrementa di fatto la qualità dell’olio estratto. Va infatti ricordato che la sansa è un prodotto di scarto, e proprio per questa ragione l’olio viene estratto prima che la sansa sia denocciolata.
C’è inoltre un altro aspetto da considerare: il nocciolino estratto da sansa non è pienamente idoneo all’impiego per il recupero di energia termica; la sua combustione produce infatti fumi in quanto il nocciolino da sansa contiene olio.
Infine, non va nemmeno trascurato il fatto che uno studio comparativo abbia messo in risalto come il nocciolino estratto appena dopo la frangitura delle olive, permette di ottenere nocciolino con caratteristiche nettamente superiori rispetto a quello prodotto dalla sansa, ovvero pulito, con sole tracce di olio, non producendo di conseguenza fumosità in fase di combustione (Per un approfondimento, consulta QUI).
Inoltre, altri studi scientifici hanno anche dimostrato come la denocciolatura parziale delle olive apporti benefici alla qualità dell’olio estratto.
Ecco allora una considerazione che vuole essere nel contempo un invito a riflettere e ad agire di conseguenza. Questo invito è ovviamente rivolto a chi gestisce la delicatissima materia del Pnrr.
Un programma del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza volto al miglioramento qualitativo/energetico dei processi di produzione deve essere approntato al meglio, non può assolutamente contenere indicazioni fuorvianti, al punto da arrivare a orientare verso scelte di particolari classi di macchine. Per centrare gli obiettivi del Pnrr occorre agire al solo fine di assecondare gli interessi di tutto il settore, puntando pertanto sulla qualità dei risultati e sul prodotto che si intende ottenere, e non, come invece sembrerebbe, mirando a curare gli interessi di pochi.
In apertura, foto di Olio Officina
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