Esiste in commercio anche l’acqua di oliva. Tutto ha un valore
Non è il frutto della fantasia, ma la preziosa collaborazione del Frantoio oleario Consoli - di Adrano, in Sicilia - con le università di Catania e Messina. In ragione di una tecnica di conservazione prontamente brevettata, si è provveduto a stabilizzare il prodotto immettendolo in commercio in grossi contenitori destinati alle imprese del settore farmaceutico e cosmetico

Avere a cuore l’ambiente e non sprecare le risorse, è con questo spirito che l’azienda siciliana Frantoio oleario Consoli – di Adrano, in provincia di Catania – ha cercato di innovare e di realizzare qualcosa di nuovo e di utile. “Questa avventura – ci ha riferito Alfio Consoli – è iniziata nel 2004. Tutto è partito dall’idea di eliminare il problema che parecchi frantoi hanno in comune, ovvero lo smaltimento dei propri sottoprodotti”.
Non sono aspetti secondari, dal momento che costituiscono un problema la loro gestione, e così i Consoli hanno pensato bene di risolverlo facendo diventare quel che per tutti i frantoiani è considerato un refluo, una vera e propria risorsa economica.
“Oltre ad essere un cavillo che ci affliggeva, noi in azienda ci chiedevamo il perché non cercare di trovare una soluzione al problema e vedere cosa contiene di buono questo scarto? Ci siamo pertanto documentati e abbiamo cercato subito supporto presso gli atenei del territorio, a Catania e Messina”.
Noi abbiamo avuto modo anni fa di visitare l’azienda ed effettivamente siamo rimasti molto sorpresi, per tanto spirito imprenditoriale lungimirante. Tant’è che alcuni anni fa invitammo Pasquale Consoli a un forum al Simei di Milano, per intervenire sul tema gestione dei reflui, e il suo intervento è stato molto apprezzato dal pubblico.
“Noi – ammette Alfio Consoli, l’ultima generazione dell’azienda di famiglia, impegnato a tutto campo – siamo riusciti oggi a trasformare gli scarti in prodotti nobili. È emerso infatti che nella sansa vi sono tante sostanze buone, proteine, grassi, fibra grezza e molto altro. Ebbene, questo “semilavorato di oliva”, così come lo abbiamo chiamato noi, trova oggi impiego nel settore della “mangimistica” per animali da carne e da latte”.
Non è affatto un ripiego, anche perché i risultati sono lusinghieri. “Da alcuni studi – ci spiega Consoli – è emerso che le carni hanno una durata maggiore dopo la macellazione, in ragione dell’alto contenuto in antiossidanti presenti nel semilavorato; e negli animali da latte si è invece riscontrato un considerevole aumento di produzione in latte”. Non sono ovviamente supposizioni, perché “il tutto – prosegue Alfio Consoli – è supportato da risultati tangibili e da ricerche universitarie con prove dirette e specifiche”.
Ppi c’è la grande sorpresa, che i Consoli hanno voluto chiamarla, in maniera fascinosa, “acqua di oliva”, dove si trova il prezioso idrossitirosolo, il quale, si sa, ha forti proprietà antiossidanti. “Grazie a una tecnica di conservazione che la nostra azienda ha messo in atto, brevettando tutto il ciclo, siamo riusciti a rendere il prodotto stabile nel tempo, evitando la fermentazione. Il prodotto – chiarisce Consoli – viene stoccato in cisterne per la decantazione e successivamente commercializzato in taniche da 1000 litri, in forma liquida. Sarà poi cura dell’azienda che acquista il prodotto occuparsi dell’estrazione e recuperare l’idrossitirosolo presente, da destinare al settore farmaceutico e cosmetico”.
Quando si dice innovazione. Ovvero, quando si dice attenzione alle materie prime con cui si lavora, considerando che tutto in natura è utile. Così, ci viene spontaneo chiedere ai Consoli quali concreti vantaggi abbiamo avuto da questa loro iniziativa.
“I vantaggi – ci ha risposto Alfio Consoli – sono almeno tre. Innanzitutto, un grande vantaggio, importantissimo, è per l’ambiente, dal momento che il nostro frantoio non utilizza acqua nel ciclo di lavorazione, lavorando infatti a due fasi, e riducendo pertanto, quasi del 95%, l’utilizzo dell’acqua. In secondo luogo, il vantaggio è anche economico, visto che con questa soluzione che abbiamo trovato non abbiamo prodotti da smaltire e di conseguenza non dobbiamo sostenere costi che per altri gravano invece sull’azienda. Infine, altro utile vantaggio lo è pure per l’olio estratto, in quanto, lavorando a due fasi, l’olio non perde nella lavorazione parte dei polifenoli. Non sono aspetti certo da trascurare”.
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