Il cervello vuole storie. Il potere del marketing narrativo nell’olio Evo
Ogni olio ha una sua propria trama nascosta. Basta trovarla. Riuscire a narrare l’olio extra vergine di oliva in modo efficace ci permette di far “vivere” l’olio prima ancora di farlo assaggiare. Nessuno trascuri il fatto che i prodotti si vendono, sì, ma le storie si ricordano

Cosa ci fa ricordare un olio, una bottiglia, un’etichetta tra mille?
Non sono solo il gusto o la qualità – elementi fondamentali, certo – ma spesso è una storia ben raccontata a farci dire: “Questo lo voglio!”
Perché il cervello umano è costruito per ricordare le storie, non le informazioni; e le persone non comprano prodotti, comprano storie che risuonano con la loro identità.
Le storie attivano il cervello in modo diverso
Le neuroscienze lo dimostrano: quando ascoltiamo dati o caratteristiche tecniche, si attiva solo l’area linguistica.
Ma quando sentiamo una storia ben costruita, si attivano:
- la corteccia sensoriale (come se vivessimo davvero la scena)
- l’amigdala (è un centro emotivo del cervello, lavora con l’ippocampo per influenzare le nostre emozioni e la formazione dei ricordi)
- il sistema limbico (è una rete di strutture cerebrali che si occupa delle emozioni, della memoria e del comportamento e decide cosa ci piace e cosa no)
In pratica, una buona storia ci fa “vivere” l’olio prima ancora di assaggiarlo.
Da prodotto a personaggio: come nasce una narrazione efficace
Ogni olio ha una trama nascosta. Basta trovarla.
Non si tratta di “inventare” qualcosa, ma di far emergere l’unicità reale: un dettaglio, un volto, una scelta produttiva.
Ecco i tre elementi chiave per costruire una narrazione efficace:
- Chi è l’eroe?
L’olio stesso, il produttore, la pianta madre, il consumatore consapevole? Ogni storia ha un protagonista. - Qual è il conflitto?
L’evento climatico, la sfida della qualità, la fatica della raccolta, la concorrenza del mercato. - Qual è il valore che trasmetti?
Autenticità, rispetto per la terra, tradizione, innovazione, benessere.
Un olio raccontato è un olio che diventa racconto e memoria, non solo gusto.
Esempio pratico: due modi di raccontare lo stesso prodotto
Versione tecnica:
“Olio extra vergine da cultivar Leccino, raccolta precoce, fruttato medio, note di carciofo e mandorla, 0,2 di acidità libera.”
Versione narrativa:
“Ogni anno, a ottobre, raccogliamo le prime olive prima che il sole le scaldi. Il nostro olio nasce così: con mani fredde, silenzio, e il profumo della prima molitura che riempie il frantoio. Dentro questa bottiglia c’è la pazienza, la luce del mattino, e una promessa: rispetto per la terra.”
Quale delle due resterà impressa nel cuore e nella mente?
Dove si applica il marketing narrativo?
- Nel sito web: la sezione “Chi siamo” è spesso la più letta
- Sui social: ogni post può essere un micro-racconto
- Nel packaging: QR code che raccontano, grafiche che parlano
- Nelle degustazioni: emozionare prima ancora di spiegare
Conclusione: i prodotti si vendono, le storie si ricordano
Oggi, chi compra olio vuole sapere chi c’è dietro, perché sceglierlo, cosa lo rende speciale.
E nessun dato può farlo meglio di una narrazione autentica, coerente, ben pensata.
Il marketing narrativo non è una moda.
È l’arte di restare nella mente… passando dal cuore.
In apertura, illustrazione di AbCommunication
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