Economia

Il mercato degli oli da olive di settimana in settimana

Ininterrottamente, sin dal primo numero di Olio Officina Magazine, riportiamo con puntualità le quotazioni intercettate sui principali mercati d’Italia e su quelli del resto dei Paesi produttori operanti nell’area del Mediterraneo. Non è un mercato facile da gestire, laddove il prodotto subisce politiche commerciali aggressive e poco lineari

Olio Officina

Il mercato degli oli da olive di settimana in settimana

Sin dal 2013, da quando ha pubblicamente esordito on line la rivista Olio Officina Magazine, abbiamo dato ampio risalto alle quotazioni degli oli di olive, senza escludere nemmeno quelle dei principali oli da seme. Lo abbiamo fatto con la convinzione che conoscere gli andamenti del mercato sia molto importante per inquadrare i prezzi della materia prima.

Non è un mercato facile, ma d’altra parte occorre pur affrontarlo e seguirlo passo dopo passo. Con questo restyling importante che incorpora la rivista in un grande portale nel quale si trova tutto ciò che Olio Officina realizza, abbiamo pensato bene di dare il medesimo risalto alle quotazioni e di introdurre anche alcune integrazioni, che per ora non ci sono, ma che seguiranno a breve. Non vogliamo anticipare nulla, ma sarà un supporto ulteriore, grafico, ai dati che di volta in volta presentiamo ogni settimana.

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I Mercati, dunque. Le ultime quotazioni, del 9 giugno 2020, le trovate sia in fondo all’home page, sia nella sezione “Economia” del Magazine, ed esattamente alla voce “Mercati”, ovvero, molto più facilmente se volete leggerli subito, CLICCANDO QUI, mentre, tutto lo storico con tutte le quotazioni, si trovano agevolmente CLICCANDO QUI.

I nostri punti di riferimento, coloro che puntualmente ci forniscono i dati, sono degli agenti di affari in mediazione, quelli che tutti, in un’unica ed efficace parola chiamiamo “mediatori”. Figure importantissime – fondamentali, anzi – soprattutto in un Paese come l’Italia, dove la produzione è molto frammentata, anche in ragione delle superfici aziendali molto ridotte.

Una parola nuova, che si vuole introdurre nell’uso comune è “mediatore merceologico”. A credere molto in questa nuova locuzione è Adriano Caramia. Ebbene, i nostri mediatori merceologici che collaborano alla realizzazione delle quotazioni settimanali sono, in ordine di apparizione, il già citato Adriano Caramia, per i mercati esteri, mentre per le piazze principali del mercato Italia, vi sono Ettore Campobasso, per la Puglia del nord e la Calabria, così come per gli oli raffinati (di oliva e di sansa), nonché per i principali oli da seme, e, infine, non ultimo, ma semplicemnte perché guarda all’estremo sud della penisola, c’è Domenico Petrosillo, che fa i report per il sud della Puglia.

Fin qui i meditatori, mentre, per il Marocco, ad aggiornarci sulle quotazioni abbiamo l’ingegnere agronomo Nourredine Ouazzani, direttore dell’Agro-pôle Olivier ENA Meknès.

Nourredine Ouazzani è un solido punto di riferimento per il Marocco. Ingegnere agronomo, vive a Meknès, storica capitale e terra dell’olivo e dell’olio di oliva del Marocco. È, come già riferito, il direttore dell’Agro-pôle Olivier ENA Meknes, un cluster per l’innovazione, lo sviluppo e la promozione dell’industria olivicola e olearia marocchina, che ha contribuito a dare, attraverso moltissime iniziative di successo, un forte impulso internazionale alla conoscenza dell’olio da olive marocchino.

Adriano Caramia vive invece a Fasano, in provincia di Brindisi, ed è un mediatore internazionale di oli di oliva alla rinfusa. Opera nei mercati di Grecia, Spagna, Tunisia, Turchia e Marocco, ed è stato anche promotore in Italia del Mercato dei Futuri sull’olio di oliva (MFAO).

Ettore Campobasso, anch’egli pugliese, è nato invece aBari, ma risiede a Torre a Mare. Svolge la professione di mediatore di oli commestibili da oltre trent’anni.

Domenico Petrosillo, pure lui pugliese, è nato a Putignano, ma risiede a Monopoli. È un agente in mediazione iscritto al ruolo della Camera di Commercio di Bari e opera nel settore oli di oliva dal 1987, con il mondo della produzione nelle province di Bari, Brindisi eTaranto. Socio, e consigliere amministrativo, della Amedoo, partecipa alla formazione degli aspiranti assaggiatori, e alle sedute panel. È inoltre giurato nei concorsi oleari e collabora con le aziende confezionatrici del sud Italia, il laboratorio Chemiservice di Monopoli e la Samer laboratorio presso la Camera di Commercio di Bari.

Tutti professionisti di primo piano, che cogliamo l’occasione di questo articolo per ringraziarli pubblicamente del loro prezioso apporto, sempre instancabile e puntuale, anche d’estate, senza alcuna sosta.

Il mercato degli oli da olive non è un mercato facile da gestire, anche perché il prodotto subisce politiche commerciali piuttosto aggressive e poco lineari, sempre inchiodati come si è al prezzo dettato da un mercato che punta solo a proporre sugli scaffali oli extra vergini di oliva in promozione e in sottocosto, quando invece, vista anche la qualità generale delle produzioni, l’intero comparto, oltre che lo stesso prodotto, meriterebbe una diversa accoglienza e sensibilità. È una storia che tutti conosciamo, la cui massima responsabilità è da attribuire alla Grande distribuzione organizzata.

In tutto ciò, senza l’ausilio dei mediatori, o meglio senza i mediatori merceologici, il mercato sarebbe ancora più drammatico. Forse, viste anche le grandi problematiche connesse alle folli politiche di prezzo praticate da alcuni buyer della Gdo senza scrupoli, sarebbe anche il caso di voltare pagina e aspirare una buona volta per tutte a un mercato più equo e meno inquinato.

La foto di apertura è di Olio Officina

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