Economia

Il nuovo volto di Zucchi

I grandi marchi dell’olio: Oleificio Zucchi. A volte si conoscono i nomi ma si ignorano i percorsi temporali delle aziende. A Cremona ha sede un’impresa con oltre 200 anni di esperienza e 120 dipendenti. L'ultima generazione punta molto sull’internazionalizzazione e sulla gamma degli oli da olive. Con una nuova identità grafica e concettuale (1. continua)

Olio Officina

Il nuovo volto di Zucchi

Forse non tutti sanno che l’Oleificio Zucchi è un’antica azienda olearia. Ci si abitua alla consuetudine nel sentire il nome ma poi ci si dimentica degli anni che scorrono, oltre duecento anni. L’azienda è stata fondata infatti nel 1810, nel lodigiano. Nel 1922 – si legge in una nota diffusa nel corso di un incontro con la stampa che si è tenuto di recente a Milano – venne costruito il primo sito industriale vicino a Cremona.
Ed è per la precisione nel 1946 che la famiglia Zucchi costituì l’attuale Oleificio Zucchi SpA, riavviando tra l’altro la produzione dopo i difficili momenti della grande guerra. E’ il tempo della rinascita e del grande boom economico. Così, a partire dalla metà degli anni ’50, l’Oleificio Zucchi si lancia in un mercato più ricettivo e diventa così fornitore delle marche commerciali dei principali gruppi della moderna distribuzione. Tracorre del tempo e nei primi anni ’90 l’azienda cresce e si impone la necessità di spostare lo stabilimento nell’attuale sede, sull’asta del canale navigabile di Cremona, in un’area di 80 mila metri quadrati.

L’incontro di Milano è stata l’occasione, per l’azienda, per presentare le nuove strategie di espansione e internazionalizzazione. La novità più saliente è l’ampliamento della linea dell’olio d’oliva quale naturale completamento della gamma dei prodotti.

Nel corso dell’open day milanese per la stampa al centro dell’attenzione è stato in particolare il nuovo marchio Zucchi: nuovo logo e scelta di formati e packaging più adatti alle esigenze dei retailer esteri. Il progetto di lancio del nuovo marchio Zucchi – si legge nella nota informativa – ha come obiettivo l’ampliamento della presenza dell’azienda nella Gdo e nel canale HoReCa, sia in Italia, sia sui mercati esteri, senza con ciò venire meno al presidio del mondo delle Private Label, ambito nel quale la famiglia Zucchi è fornitore leader sin dal secondo dopoguerra.

Altro elemento emerso – ben evidenziato dal giovane amministratore delegato Giovanni Zucchi – è “l’affidabilità in termini di sicurezza del prodotto, comprovata da oltre 30 mila analisi di laboratorio all’anno”. Anche i numeri del quadro economico sono importanti: nel 2013 il fatturato è stato vicino ai 170 milioni di euro. L’impegno è notevole, sono 120 i dipendenti. “A ulteriore controprova della voglia di investire nell’azienda – si legge sempre nel documento fornito alla stampa – è stato anche il recente aumento di capitale sociale interamente sottoscritto e versato dalla famiglia Zucchi nel dicembre 2013”.

La storia di famiglia ha tra i suoi punti di riferimento Gianni Zucchi, che nell’immediato dopoguerra fece ripartire le attività trasformando anche la ragione sociale dell’azienda in società per azioni; poi, negli anni a seguire, l’attuale presidente della società, Vito Zucchi, ha saputo cogliere il grande potenziale della comparto distributivo sviluppando il business delle Private Label; mentre di recente sono i figli di Vito Zucchi, Giovanni e Alessia, ad aver raccolto le nuove sfide e opportunità, riorganizzando la società in due distinte divisioni, rafforzando il management cui hanno conferito un taglio fortemente internazionale.
Il passaggio di testimone da Vito Zucchi ai figli – si legge nella nota stampa – si è sostanziato nell’incarico di amministratore delegato conferito a Giovanni Zucchi – il quale tra l’altro ricopre il ruolo di vicepresidente di Assitol, l’Associazione italiana industria olearia, mentre, la sorella, Alessia Zucchi, è CFO/Responsabile relazioni esterne. Si tratta di un passaggio generazionale pianificato e innovativo, forte di obiettivi chiari e condivisi.

Tutto ruota intorno a FinZucchi, di proprietà della famiglia – che detiene, oltre all’oleificio cremonese, anche partecipazioni in Olearia del Garda SpA e in Nuova Odo SpA. Pur mantenendo il business nel mercato di origine, Oleificio Zucchi guarda sempre più oltre i confini nazionali, puntando a una strategia di espansione che mira ad acquisire nuovi contatti e clienti in tutto il mondo.
L’azienda, già presente all’estero con propri marchi e realizzando prodotti a marchio privato per clienti stranieri, si pone ora nuovi obiettivi in merito alla penetrazione nei mercati internazionali. Le fondamenta di questo sviluppo sono una nuova squadra di area manager e lo sviluppo del nuovo marchio a partire da una gamma molto profonda e differenziata.

Le nuove gamme di prodotto a marchio Zucchi si compongono infatti di numerose referenze, disponibili in diversi formati e packaging, adattati anche alle esigenze dei Paesi esteri in cui saranno distribuiti. L’assortimento nella gamma oliva, oltre ai classici olio extra vergine di oliva e olio di oliva propone un extra vergine di oliva Dolce Fruttato, un extra vergine biologico, e i due “top di gamma” extra vergine 100% italiano ed extra vergine 100% italiano biologico, senza dimenticare un’ampia gamma di nuovi oli aromatizzati (EVO aromatizzato al peperoncino, al tartufo bianco, al limone, all’arancia, solo per citarne alcuni).

Per la linea semi la gamma si compone di oli di girasole, mais, soia, arachide e prodotto per friggere. A queste referenze si aggiungono gli oli di semi biologici (girasole, mais, lino e prodotto per friggere) e gli oli di semi “speciali” (zucca, sesamo, avocado, vinacciolo) che permettono ai consumatori di esplorare nuove soluzioni culinarie puntando sulle caratteristiche nutrizionali dei semi. Nell’offerta a marchio Zucchi debuttano gli aceti sia di vino – bianco e rosso – sia di mele e balsamico di Modena Igp.

Per perseguire gli ambiziosi obiettivi di crescita e internazionalizzazione del marchio Zucchi, Oleificio Zucchi ha lavorato in profondità sia sugli assortimenti delle gamme negli oli di oliva e negli oli di semi sia sull’identità del brand Zucchi, che è stata ridefinita attraverso un restyling che ha interessato il logo e le etichette.

La nuova identità grafica e concettuale è stata pensata allo scopo di rivolgersi a consumatori di tutto il mondo, diversi per abitudini alimentari e conoscenze culturali dell’olio.
Alla base del nuovo logo Zucchi, dove idealmente si trovano le radici, si colloca – si legge nella nota stampa – l’anno di fondazione dell’azienda, in modo da indicare la tradizione secolare della famiglia Zucchi e le fondamenta del suo “saper fare”. Al centro del nuovo logo campeggia il nome di famiglia: le due “c” si intrecciano in modo armonioso, a testimoniare i legami famigliari che hanno scritto 200 anni di storia nel mondo dell’olio. Il lettering semplice, chiaro, impreziosito da una battitura oro è messo in risalto da due sottili linee orizzontali sopra e sotto. L’elemento decorativo nella sua forma stilizzata che in alcuni tratti evoca le gocce d’olio, simboleggia l’albero della vita, la tradizione e il radicamento nella terra, con i suoi profumi e sapori.

Lo sviluppo del packaging delle gamme oliva a marchio Zucchi è stato realizzato partendo dal nuovo posizionamento del brand e dal concept “i profumi dell’ulivo”. La grafica, pertanto, ha tradotto il concetto di profumo, che per sua natura è elusivo e indefinito come un ricordo, un sogno o una sensazione, in un’immagine che si è concretizzata nel tratto dell’acquerello.

Il progetto di lancio del nuovo marchio Zucchi sarà supportato da un sito web dedicato, da una nuova campagna di comunicazione e da significativi investimenti sulla stampa trade e sul web. Oleificio Zucchi, inoltre, veicolerà il marchio Zucchi e le sue nuove gamme nelle principali fiere nazionali e internazionali di settore, prima tra tutte il Cibus di Parma, in cui avrà luogo la presentazione ufficiale del nuovo progetto.

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