Economia

In Spagna è giunto il momento di ripensare la classificazione degli oli da olive

Le differenze tra le categorie commerciali “olio extra vergine di oliva”, “olio di oliva vergine” e “olio di oliva” sono definite nei regolamenti da una prima analisi fisico-chimica seguita da una sensoriale. Istituito oltre trent’anni fa, questo sistema di controllo ha portato un miglioramento alla qualità del prodotto, anche se ora risulta necessario introdurre nuovi strumenti per facilitare il lavoro e restituire maggiore agilità ai processi. Da qui l’innovativo progetto pilota del Gruppo operativo GO Sensolive Oil

Olio Officina

In Spagna è giunto il momento di ripensare la classificazione degli oli da olive

Il Ministero dell’Agricoltura spagnolo ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato l’accordo firmato con la Giunta dell’Andalusia e l’Organizzazione Interprofessionale dell’olio da olive spagnolo per la partecipazione scientifica e tecnica a un progetto innovativo, il cui obiettivo è quello di cercare una tecnologia strumentale che completi o costituisca un’alternativa futura all’attuale metodo analitico comunitario, il panel test, negli oli d’oliva vergini.

Attualmente, la Spagna ha quindici panel autorizzati per il controllo ufficiale e nove panel privati riconosciuti dall’Entità Nazionale di Accreditamento, che effettuano l’analisi organolettica per determinare la categoria dell’olio da olive in conformità con la legislazione europea e nazionale e, quindi, come il prodotto può essere denominato commercialmente, a seconda dell’aroma e del sapore dei campioni assaggiati sempre in forma anonima.

L’olio da olive arriva al consumatore con una di queste tre categorie commerciali: “olio extra vergine di oliva”, “olio d’oliva vergine” e “olio d’oliva”. Le differenze tra queste categorie sono definite nei regolamenti da una prima analisi fisico-chimica seguita da un’analisi sensoriale. L’analisi sensoriale è effettuata dal panel di degustazione composto da otto a dodici persone, assaggiatori formati e omologati, che seguendo una procedura specifica approvata dal Consiglio Oleicolo Internazionale valutano la presenza o l’assenza di difetti, e gli attributi di fruttato e amaro, tra gli altri.

Questo sistema di controllo è stato istituito più di trent’anni fa e ha portato a un sostanziale miglioramento della qualità del prodotto, anche se è necessario introdurre nuovi strumenti per facilitare il suo lavoro e dargli una maggiore agilità. Con questo obiettivo, le amministrazioni pubbliche e l’Organizzazione Interprofessionale dell’olio da olive hanno lanciato, nel 2013, il progetto pilota innovativo del Gruppo Operativo GO Sensolive Oil, al quale hanno partecipato ricercatori di una dozzina di centri per sviluppare tecnologie strumentali, supportate da algoritmi e intelligenza artificiale, che permettono di realizzare un triage preliminare automatizzato e in questo modo accelerare i processi di degustazione.

Attraverso questo accordo, che dà continuità a un altro precedente, gli organismi firmatari lavoreranno, insieme, nella revisione dei risultati e nella verifica del funzionamento dei nuovi modelli sviluppati, le cui attrezzature opereranno nel Laboratorio Arbitrale Agroalimentare di Madrid, del Ministero dell’Agricoltura e nel Laboratorio Agroalimentare di Córdoba, della Giunta dell’Andalusia.

Sia il Ministero dell’Agricoltura che la Giunta dell’Andalusia continueranno a fornire campioni di oli da olive caratterizzati per lavorare a una ottimizzazione di modelli statistici sviluppati per la classificazione, in modo da ottenere risultati sempre più accurati. Questi nuovi campioni saranno completati da altri provenienti dal settore e da quelli forniti attraverso la cooperazione con altri progetti di Ricerca e Sviluppo.

Un altro obiettivo è l’espansione del numero di campioni di olio provenienti da altri paesi, che permetterà di rafforzare la validità dell’uso dei modelli in un mercato globale.

In apertura, foto di Olio Officina©

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