L’obiettivo del Testo Unico
Per il comparto vitivinicolo esiste il cosiddetto Testo Unico della vite e del vino, dove, in un corpus di soli 91 articoli, si trova semplificata e raccolta, in maniera organica, la normativa del settore. Sarebbe auspicabile un lavoro analogo per il comparto olivicolo e oleario. Le considerazioni del Centro Studi Diritto Alimentare-Food Law
IL TESTO UNICO DELLA VITE E DEL VINO
Con la Legge n. 238 del 12 dicembre 2016 che entrato in vigore il 12 gennaio 2017, è stato promulgato il T.U. della vite e del vino, costituito da soli 91 articoli, per la coltivazione della vite e la produzione e la commercializzazione del vino.
Questa legge organica è nata al fine di semplificare la normativa preesistente, di snellire la burocrazia, di strutturare regole più semplici per produrre, vendere, promuovere il vino, di semplificare e rafforzare il sistema dei controlli, con, nello specifico, l’introduzione del principio del raccordo tra le diverse autorità che operano nel sistema dei controlli e l’introduzione del Ruci-Registro unico dei controlli ispettivi. Oltre a nuovi strumenti di tracciabilità del vino tramite sistemi telematici di controllo soprattutto sui vini Dop e Igp.
Anche il sistema sanzionatorio è stato semplificato e innovato, con l’introduzione della diffida e del principio del ravvedimento operoso.
Il T.U. si apre ad un modello innovativo di informazione del consumatore, nelle etichette, collegato a nuove tecnologie. Contestualmente, però, assicura e rafforza la continuità delle tradizioni prevedendo specifiche disposizioni per la tutela dei vigneti storci o eroici, attraverso interventi di ripristino, recupero e salvaguardia di quei vigneti che si trovano in aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico e con particolare valenza paesaggistica.
Per quanti desiderino contattare il Centro Studi Diritto Alimentare-Food Law, è possibile farlo scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: avvocati.csda@libero.it
La foto di apertura è di Francesco Caricato
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