L’olio d’oliva e le olive da tavola, i dati sul commercio mondiale
Uno sguardo ai dati commerciali, comunicati dal Coi, dell'olio d'oliva e dell'olio di sansa nei primi otto mercati nei primi due mesi dell' annata ottobre 2019 - novembre 2019. In Cina si è registrato un + 42% di importazioni, positivi anche il Brasile e la Russia, mentre sono diminuite in Australia, negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le acquisizioni intra-UE sono aumentate del 21% mentre le importazioni extra-UE del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno solare precedente

Olio d’oliva – 2019/20 Anno di produzione
La tabella seguente riporta i dati commerciali dell’olio d’oliva e dell’olio di sansa nei primi otto mercati nei primi due mesi dell’attuale annata agraria (ottobre 2019 – novembre 2019). Gli incrementi sono stati riscontrati in Cina (42%), Brasile (16%) e Russia (2%). Le importazioni sono diminuite del 29% in Australia, del 9% negli Stati Uniti, del 7% in Giappone e del 2% in Canada rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel primo mese dell’anno solare in corso (2019/20), le acquisizioni intra-UE sono aumentate del 21% e le importazioni extra-UE del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno solare precedente [1].
Olive da tavola – Campagna 2019/20
La tabella seguente riporta il commercio di olive da tavola nell’anno di raccolta 2019/20 (settembre 2019 – ottobre 2019) [2].Gli incrementi sono stati riscontrati negli Stati Uniti (24%) e in Brasile (4%). Le importazioni sono invece diminuite del 21% in Australia e dell’1% in Canada.
Nei primi mesi della campagna 2019/20 (settembre 2019 – ottobre 2019), le acquisizioni intra-UE sono aumentate dell’11% e le importazioni extra-UE del 3% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente [3].
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[1] I dati dell’UE non erano disponibili per il mese di novembre 2019 quando questa newsletter è andata in stampa.
[2] In base alle nuove disposizioni dell’Accordo internazionale sull’olio d’oliva e le olive da tavola del 2015, entrato in vigore il 1° gennaio 2017, per “anno di raccolta delle olive da tavola” si intende il periodo di dodici mesi che va dal 1° settembre di un anno al 31 agosto dell’anno successivo.
[3] I dati dell’UE non erano disponibili per il mese di novembre 2019 quando questa newsletter è andata in stampa.
Prezzi alla produzione – Oli di oliva
Il grafico 1 mostra l’andamento settimanale dei prezzi alla produzione dell’olio extra vergine di oliva nei tre principali paesi produttori dell’UE e in Tunisia. Il grafico 3 mostra l’andamento settimanale dei prezzi alla produzione dell’olio d’oliva raffinato nei due principali paesi produttori dell’UE. Le variazioni dei prezzi per mese sono riportate nei grafici 2 e 4.
Olio extravergine di oliva – I prezzi alla produzione in Spagna nella quarta settimana di gennaio 2020 si sono attestati a 2,01 €/kg, con un calo del 24% rispetto all’anno precedente (grafico 1).
Italia – I prezzi in Italia nella terza settimana di gennaio 2020 si sono attestati a 2,90 euro/kg, con un calo del 52% rispetto all’annata precedente.
Grecia – I prezzi in Grecia nella terza settimana di gennaio 2020 si sono attestati a 2,20 euro/kg, in calo del 22% rispetto all’annata precedente.
Tunisia – I prezzi in Tunisia sono rimasti stabili nelle ultime settimane di giugno 2018, attestandosi a 3,43 euro/kg, in calo del 18% rispetto all’anno precedente.
Olio d’oliva raffinato: I prezzi alla produzione in Spagna si sono attestati a 1,74 €/kg nella quarta settimana di gennaio 2020, con un calo del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati relativi all’Italia non sono più disponibili dalla fine di dicembre 2017, quando erano aumentati del 4% a 3,56 euro/kg.
La differenza nella quarta settimana di gennaio 2020 tra l’olio extravergine di oliva (2,01 €/kg) e l’olio di oliva raffinato (1,74 €/kg) in Spagna è di 0,27 €/kg. In Italia, nel dicembre 2017, questa differenza era di 0,43 €/kg (grafico 3).
La foto di apertura è di Gianfranco Maggio
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