Economia

La carta d’identità di Assitol

Speciale 50 anni Assitol / 6. Sono le tantissime battaglie che l’associazione ha portato e porta avanti. Dalla valorizzazione del ruolo dell’industria alle proposte per contrastare il sottocosto degli oli da olive, dalla revisione della legge Salari sugli oli da semi alla difesa degli oli vegetali, dall’economia circolare alle critiche al Nutriscore, e molto altro ancora. La voce degli associati è arrivata ovunque, con l’intento non di distruggere o fare polemiche sterili, ma di costruire. “Pensiamo, senza falsa modestia, di esserci riusciti”, sostiene nel suo intervento il direttore generale Andrea Carrassi

Olio Officina

La carta d’identità di Assitol

Chiudiamo questo speciale dedicato al cinquantenario dell’Associazione italiana industria olearia con l’intervento del suo direttore generale Andrea Carrassi.

Buona sera a tutti, io sono Andrea Carrassi e dal 2016 sono il direttore generale di Assitol. La mia è una breve incursione per fornirvi una breve carta d’identità dell’Associazione.

Data di nascita 27 aprile 1972.

Segno zodiacale: Toro. Sarà una coincidenza, ma, secondo gli esperti, è il segno “agroalimentare” per eccellenza.

Numero dei soci: 100

Fatturato: oltre 5 miliardi di euro

Occupati: 15mila (solo industria)

Settori rappresentati: Olio d’oliva, Olio di sansa, Oli da semi, Condimenti spalmabili, Semilavorati per la panificazione, pizzeria e pasticceria, Lievito da zuccheri, Oli tecnici, Biodiesel.

Sede: Roma, ma in realtà Assitol è considerata cittadina del mondo.

Quello che però non vi può raccontare questa carta d’identità sono le tantissime battaglie che l’Associazione ha portato e sta portando avanti in questi anni. Dalla valorizzazione del ruolo dell’industria alle proposte per contrastare il sottocosto dell’olio d’oliva, dalla revisione della legge Salari sugli oli da semi alla difesa degli oli vegetali, dall’economia circolare alle critiche al Nutriscore, dalle iniziative di promozione del pane, a Roma come a Bruxelles, la voce dei nostri associati è arrivata ovunque, con l’intento non di distruggere o fare polemiche sterili, ma di costruire. Pensiamo, senza falsa modestia, di esserci riusciti.

Uno dei momenti più difficili, a mio avviso, è stato quello del Covid. La primavera del 2020, in pieno lockdown, ci ha visto lavorare da casa, combattendo ogni giorno una lotta senza sosta per aiutare le nostre aziende: basti pensare a chi si vedeva chiedere il bollino “Covid-free” sulla merce ed aveva i prodotti bloccati al confine. Oppure, chi poteva lavorare in fabbrica ma aveva bisogno di supporto per le procedure, tutte complicate.

Abbiamo passato la nostra vita al cellulare e davanti allo schermo del pc, abbiamo scoperto che si poteva lavorare online ma che in presenza è meglio. Abbiamo raccolto quanto di buono seminato nei decenni riuscendo a parlare con tutti gli interlocutori necessari anche se lavoravano da casa. In Assitol posso dire che ho scoperto, anche se non era necessario dato che ne ero certo, che siamo una squadra coesa. La soddisfazione, dopo mesi di brutte notizie e di lavoro complesso, è stato sentire più di un socio affermare “ora so a cosa serve l’associazione, ci avete indicato la via e dato la luce in un periodo buio”.

Lavorare in associazione significa affrontare problemi di ogni tipo, al fianco delle aziende. La nostra è una specie di diplomazia parallela. In ogni sede istituzionale, la nostra strategia è di fare rete, di collegare gli interessi da rappresentare con gli esponenti della politica, delle Istituzioni e delle associazioni. Invece di fare la guerra dei mondi, come nel film di fantascienza, noi cerchiamo la pace tra i mondi. Non sempre ci riusciamo, ma è questa la nostra filosofia.

Siamo bravi quando non succede nulla di stravolgente nel settore, quando riusciamo a “spegnere gli incendi prima che divampino”, e riusciamo a imporre la linea decisa dalle nostre aziende.

Essere un interlocutore credibile significa dialogare con tutti con la forza dei numeri e delle idee, soprattutto con chi non la pensa come noi, e cercare soluzioni. Ecco perché i nostri sono 50 anni di rapporti umani, costruiti con molto impegno e grande voglia di fare.

 

Si ringrazia per la notizia e la foto in apertura Silvia Cerioli 

TAG:

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia