Economia

La catena del valore dell’olio Evo: il punto di partenza per l’analisi della filiera

Nel corso della XVII plenaria dell’Osservatorio della catena alimentare, organo collegiale del Ministero dell’agricoltura spagnolo e presieduto dal José Miguel Herrero, direttore generale dell’industria alimentare, è stato approvato l’aggiornamento dello studio della catena del valore dell’extra vergine nella olivagione 2020-2021. Inoltre, è stato osservato un aumento dell’interesse verso linee di prodotti in cui vi è una innovazione significativa, come nel settore pasticceria o piatti pronti, soprattutto da parte delle donne comprese tra i 25 e i 55 anni, del 23% in soli due anni

Olio Officina

La catena del valore dell’olio Evo: il punto di partenza per l’analisi della filiera

La plenaria dell’Osservatorio della catena alimentare si è soffermata sull’analisi della situazione dei prezzi e del consumo degli alimenti e ha approvato l’aggiornamento dello studio della catena del valore dell’olio extra vergine di oliva della campagna 2020/2021. Per approfondire quest’ultima tematica, è possibile scaricare il documento completo a questo link.

Lo scopo della catena del valore è quello di comprendere e analizzare la struttura e i costi delle diverse fasi della filiera – la fase agricola, la fase industriale e la fase di distribuzione commerciale -, il prezzo percepito dagli agenti coinvolti in queste fasi – olivicoltori/produttori di olio, frantoiani/trasformatori, confezionatori e distributori – e il margine netto ottenuto dalle attività che svolgono.

Dallo scopo principale derivano molteplici obiettivi, quali:

  • conoscere il peso delle diverse voci nei costi finali di gestione, prima trasformazione, confezionamento e distribuzione;
  • essere consapevoli dell’influenza dei diversi tipi di oliveto sui costi di gestione;
  • conoscere l’influenza della produzione della campagna sui costi, sui prezzi e sui margini netti in ciascuna delle fasi della catena del valore, considerando che disponiamo di informazioni provenienti da tre olivagioni;
  • considerare le dimensioni delle industrie – frantoi e confezionatori – sui costi rispettivamente di estrazione e di confezionamento;
  • conoscere l’evoluzione della catena del valore dell’extra vergine nelle ultime tre campagne analizzate.

Questa conoscenza è utile agli agenti coinvolti nelle diverse fasi della catena del valore dell’Evo per confrontare i loro costi con i costi medi di ciascuna fase e, se sono più alti o molto più alti, progettare politiche commerciali per ridurli.

È anche utile confrontarsi con i prezzi percepiti da olivicoltori, frantoiani, confezionatori e distributori, in modo che gli agenti della filiera possano prendere eventuali decisioni commerciali.

Schema della catena del valore dell’extra vergine

Particolare attenzione è stata poi dedicata al rapporto sul comportamento dei consumatori nei confronti di nuovi prodotti o sulle innovazioni apportate nelle linee alimentari già presenti.

Nella sessione plenaria, presieduta dal direttore generale dell’industria alimentare, José Miguel Herrero, hanno partecipato anche i rappresentanti dell’Amministrazione Generale dello Stato, delle comunità autonome e di tutti gli anelli della catena alimentare, in cui sono state presentate diverse analisi e studi.

Per quanto riguarda l’analisi del consumo alimentare nel primo trimestre del 2023, la struttura del paniere della spesa non varia significativamente rispetto al trimestre precedente, e si osserva un maggiore consumo di uova e carni. È stato anche notato un minor numero di acquisti, ma con importi più alti, in cui il consumo di marchi di distribuzione ricopre un ruolo importante.

Per quanto riguarda gli aumenti dei prezzi degli alimenti, si conclude che, nelle prime dodici settimane dell’anno, sono sulla stessa linea degli stessi periodi dell’anno precedente. Tuttavia, a partire dalla tredicesima settimana, l’ultima di marzo, gli aumenti dei costi sono più contenuti e si è osservato che il consumatore ora sceglie con più attenzione i prodotti in base al prezzo.

In merito allo studio sui prodotti innovativi, appartenente al Trust Climate Barometer del Ministero dell’Agricoltura, si osserva che l’interesse è aumentato del 23% in soli due anni, principalmente tra le donne e il gruppo di età tra i 25 e i 55 anni.

Tutti i dettagli dei rapporti analizzati sono disponibili QUI.

L’Osservatorio della catena alimentare è un organo collegiale del Ministero dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione collegato alla Direzione generale dell’industria alimentare, in conformità con le disposizioni dell’articolo 19 della legge 12/2013, del 2 agosto, sulle misure per migliorare il funzionamento della catena alimentare.

In apertura, foto di Olio Officina©

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