Economia

La forte presenza dell’agroalimentare e dell’olio andaluso in Belgio

In Andalusia, le esportazioni di cibi e bevande verso il mercato belga sono cresciute del 22,7%, per un fatturato pari a 201 milioni di euro nel periodo compreso tra gennaio e luglio. Quanto all'olio extra vergine di oliva, si registra una crescita del 117% per un totale di 16,5 milioni di euro. Attraverso l’iniziativa organizzata da Extenda presso il centro Bâtiment Excellis di Bruxelles, i produttori andalusi hanno potuto promuovere e far conoscere i loro principali alimenti, tra cui l’extra vergine e il prosciutto iberico, a rappresentanti di ristoranti e alberghi

Olio Officina

La forte presenza dell’agroalimentare e dell’olio andaluso in Belgio

Un importante evento in Belgio organizzato da Extenda-Andalusia Export and Foreign Investment ha messo in dialogo molteplici aziende andaluse del settore agroalimentare con 129 importatori e rappresentanti belgi di ristoranti e alberghi presso il centro Bâtiment Excellis, punto di incontro per i professionisti della gastronomia.

La delegazione belga prevedeva anche la presenza l’Associazione degli chef “Maestri di cucina del Belgio” che hanno ottenuto riconoscimenti come stelle Michelin e menzioni nella guida Gault Millaut.

Il Belgio per l’Andalusia rappresenta uno dei primi dieci mercati per l’export agroalimentare, e in vista dell’evento le aziende partecipanti hanno selezionato una serie di prodotti che ricalcano perfettamente la regione, come olio extra vergine di oliva, prosciutto iberico, olive, vini.

Le esportazioni di generi alimentari e bevande andaluse in Belgio sono cresciute del 22,7%, raggiungendo la cifra più significativa nel periodo gennaio-luglio con 201 milioni di euro.

La Catalogna e l’Andalusia sono le prime regioni spagnole in termini di vendita, rispettivamente con esportazioni pari al 24,3% e 22,5%.

Con questa iniziativa, Extenda, mira a rafforzare ulteriormente la presenza dell’industria agroalimentare andalusa nel territorio belga.

I consumatori belgi non guardano solo alla qualità dei prodotti, ma soprattutto ricercano in questi la sostenibilità, orientando le scelte d’acquisto verso alimenti con origine biologica certificata o che abbiano importanti proprietà nutrizionali.

Secondo quanto riportato da Extenda, gli alimenti gourmet vengono scelti dalle famiglie sempre più frequentemente, rappresentando così una opportunità di crescita nel mercato belga.

Con un saldo commerciale positivo di 125 milioni di euro, i principali prodotti venduti sono:

·      Olio extra vergine di oliva, con 16,5 milioni di euro e una crescita del 117%;
·      Ortaggi, con 68 milioni di euro e un aumento del 26,6% rispetto a gennaio-luglio 2021;
·      Frutta, 65 milioni di euro e un aumento del 18,6%;
·      Cereali, con 32 milioni di euro

In merito alle province esportatrici, Almeria, Siviglia e Huelva rappresentano il 78% delle vendite totali. Almeria si attesta con 62 milioni e un aumento del 43%, seguita da Siviglia, 55 milioni e un aumento del 16,9%, e Huelva, 40 milioni e un miglioramento del 20%.

Raggiungendo 9.025 milioni di euro tra gennaio e luglio 2022, l’Andalusia ha raggiunto un importante record reso possibile da una crescita su base annua del 16,4%: l’incremento più alto tra le quattro comunità più esportatrici e superiore di oltre tre punti alla media nazionale (13%), concentrando quasi un euro su quattro venduto dalla Spagna (23,3%), due punti sopra la Catalogna e quasi il doppio della Comunità valenciana (12,5).

A seguito di questo risultato decisivo, il comparto alimentare ha contribuito in modo decisivo alla crescita del settore estero dell’Andalusia, in quanto rappresenta più di un terzo delle vendite internazionali della regione (36%) e apporta un saldo estero positivo di 5.449 milioni di euro all’economia regionale.

Il comparto promuove la diversificazione delle destinazioni, con una crescita significativa nei mercati asiatici, americani e africani, fondamentali per il commercio estero dell’Andalusia.

In particolare, sono cruciali Giappone, Stati Uniti e Marocco.
La Germania continua a essere il primo mercato di riferimento per l’export, con 1,646 milioni, il 18,2% del totale e un aumento dell’11,9% rispetto a gennaio-luglio 2021. Seguono la Francia, con 1.165 milioni, 12,9% e una crescita del 12,8%, e l’Italia, con 945 milioni, 10,5% e un incremento del 25,7%, il secondo più alto tra le prime dieci destinazioni.

Al quarto posto è collocato il Regno Unito, dove le vendite sono aumentate dell’1,7% a 749 milioni (8,3%); a seguire i Paesi Bassi, con 670 milioni, 7,4% e un aumento del 21,6%. Il Portogallo, con un aumento del 6,6% a 582 milioni (6,4%), seguito dalla Polonia, con 234 milioni (2,6%) e un aumento del 19,6%; successivamente troviamo il Belgio, con 201 milioni (record assoluto di vendite) e un aumento del 22,7%; e la Svizzera, con 130 milioni (1,4%) e un aumento del 4,2%.

Per l’occasione, ha presenziato Juan Manuel Moreno, presidente della Giunta dell’Andalusia, e accompagnato all’incontro dall’ambasciatrice spagnola presso il Regno del Belgio Beatriz Larrotcha e dal consigliere economico e commercale dell’Ambasciata, María Palanca, rimarcando l’importanza del comparto agroalimentare andaluso nei mercati internazionali.

L’evento – a cui hanno preso parte aziende e enti provenienti da Cadice, Huerta de Albalá; Jaén con Aceites Oro de Bailén, Alcalá Oliva e Ciudad de Jaén; Huelva, con Healthy Food Ibérica; e Siviglia Euroliva, Salysol, Consorcio de Jabugo e Ilimita, oltre alle quattro aziende rappresentate da Lándauz, Bioterraneo, Camporico, Obando e Herpac – si è concluso con una degustazione di ricette preparate con prodotti andalusi da due prestigiose figure del settore gastronomico, Thibaul Granville, direttore gastronomico del catering Taste Gastronomique, che collabora con chef stellati come Lionel Rigolet e Yves Mattagne, e Adrián Mancheño, chef del ristorante Hispania di Bruxelles.

In apertura, foto di Olio Officina©

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