Economia

Le famiglie italiane e l’andamento dei consumi di grassi vegetali

Secondo il report di Ismea, nel 2024 la spesa per gli oli vegetali è continuata ad aumentare notevolmente, registrando un netto +18,2%, dopo il +7,6% del 2023 e il +18% del 2022. Anche quest’anno, come nello scorso, a trainare l’aumento della spesa sono gli oli extra vergini di oliva

Olio Officina

Le famiglie italiane e l’andamento dei consumi di grassi vegetali

Sì, proprio così – ma è stato evidente a tutti, osservando i prezzi a scaffale – l’olio extra vergine di oliva nel corso del 2024 ha registrato incrementi di prezzo superiori al 26%, incrementi, tra l’altro – così come riporta in un report dedicato l’Ismea – che pesano sul portafoglio dei consumatori per circa il 28% in più rispetto al 2023, e ciò malgrado la stabilizzazione dei volumi.

Per ciò che concerne invece la categoria oli da seme, la situazione è differente. Infatti, dopo i sostanziosi incrementi del 2022, i prezzi nel 2024 si sono ridimensionati, registrando una riduzione del 12,4% rispetto allo scorso anno, una riduzione che ha permesso ai volumi di attestarsi su livelli leggermente superiori a quelli del precedente anno.

Continua altresì a crescere l’interesse per il burro di arachidi, il quale, pur rappresentando ancora una nicchia (in Italia riguarda l’1% dei grassi vegetali), ha registrato nel 2024 un incremento dei volumi acquistati del 24%, aumento favorito da un ridimensionamento dei prezzi medi (-6%).

Sono invece in flessione gli acquisti di panna vegetale e margarina, rispettivamente del -3,3% e del -5,7% i volumi nel carrello.

Giustamente l’Ismea fa notare come nel tempo siano cambiate le tipologie di famiglia. C’è infatti una tendenza che vede aumentare sempre più le famiglie senza figli e i “single senior”.

Da quanto emergere, le famiglie con bambini non sempre riescono a contenere la spesa sui livelli dell’anno precedente, tuttavia, i volumi nel carrello non hanno subito contrazioni.

Sempre secondo Ismea, le famiglie con figli maggiorenni, invece, lavorando sul cambio di mix, sulle offerte promozionali e quando necessario sul downgrading dei prodotti, riescono a contenere o ridurre la spesa complessiva, senza intaccare i volumi nel carrello. Continuano ad aumentare, invece, la spesa e i volumi acquistati per i nuclei familiari più maturi. Infine, per i nuclei familiari formati dai più giovani (pre-family) la spesa si riduce del 3,4%, a fronte di un alleggerimento dei volumi.

Sempre secondo i dati dell’Osservatorio sui consumi alimentari di Ismea-Nielsen IQ, il carrello alimentare nel 2024 è costato agli italiani lo 0,9% in più rispetto al 2023. Dopo l’incremento nel 2023, che resta il più alto degli ultimi anni (+8,1%), il processo di crescita della spesa per i prodotti alimentari che ha caratterizzato i due anni precedenti rallenta ma non si arresta.

In apertura, foto di Francesca Binda per Olio Officina

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