Lo stato del comparto oleario al 30 aprile 2023
Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.092, dei quali restano in giacenza 277.936 tonnellate di olio da olive, con riduzione del 7,1% rispetto al 31 marzo scorso (299.179 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-14,6%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Lo stock di Olio detenuto in Italia il 30 aprile 2023 ammonta a 277.936 tonnellate, di cui il 73,7% è rappresentato da olio extra vergine di oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 51,6% è di origine italiana (105.749 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 39,7%. Marginali sono gli stock di olio extra-Ue e di oli blend.
Olio di oliva detenuto in Italia
Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?
Circa la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (49,0%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (32,4% e 8,5%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 18,7% delle giacenze nella provincia di Bari e il 9,9% nella provincia di Perugia.
[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema Istat: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna
A livello regionale, le prime quattro regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) hanno in giacenza il 69,3% dell’intera giacenza nazionale.
La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime dieci province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,9%).
Quali oli in Frantoio Italia?
Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (49), su un totale di 16,8 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in diminuzione rispetto al 30 aprile 2022 (21,5 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 32,9% e le prime 20 denominazioni il 97,0% del totale delle Do in giacenza.
Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 5,6% del totale presente in Italia e costituisce il 7,5% dell’olio Evo stoccato.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 35.709 tonnellate (-20,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,8% Evo, pari al 17,4% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Toscana, Sicilia e Umbria.
Variazioni in giacenza rispetto al 30 aprile 2022
Le giacenze di olio al 30 aprile 2023 risultano del 14,6% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio Evo (- 16,9%) e olio di sansa di oliva (-20,6%). In aumento risultano le giacenze di olio di oliva (+11,8%) e olio lampante (+7,0%).
Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 105.749 t risulta inferiore del 28,3% rispetto al 30 aprile 2022.
Variazioni in giacenza rispetto al 31 marzo 2023
Rispetto al 31 marzo 2023, le giacenze di olio sono inferiori del 7,1%. A tale riduzione hanno contribuito quasi tutte le categorie di olio e, in maniera più significativa, gli oli Evo (-7,0%). In controtendenza sono le giacenze degli oli di oliva e raffinati che hanno fatto segnare un +5,0%.
La riduzione delle giacenze di oli Evo è da attribuire alla variazione dell’olio italiano (-11.216 t) e di quello di origine Ue (-4.966 t). Risultano in aumento le giacenze di oli di origine Extra Eu.
In apertura, foto di Olio Officina©
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