Lo stato del comparto oleario al 30 settembre 2024
Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 19.850, mentre sono in tutto 109.081 tonnellate in giacenza con riduzione del 28,6% rispetto al 31 luglio scorso (152.690 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-29,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Lo stock di olio detenuto in Italia il 30 settembre 2024 ammonta a 109.081 tonnellate, di cui il 67,0% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio Evo, il 55,0% è di origine italiana (40.213 t), il prodotto di origine EU rappresenta il 34,9%.
Solo l’1,5% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.
Olio di oliva detenuto in Italia
Il 48,9% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (26,2% e 14,1%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 12,8% delle giacenze nella provincia di Bari e il 10,1% nella provincia di Perugia.
A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 73,4% dell’intera giacenza nazionale.
La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (65,7%).
Quali oli in Italia?
Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 4,8 milioni di litri di olio IG in giacenza, in diminuzione rispetto al 30 settembre 2023 (5,4 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 40,7% e le prime 20 denominazioni il 96,6% del totale delle Denominazioni di origine in giacenza.
Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 4,0% del totale presente in Italia e costituisce il 6,0% dell’olio Evo stoccato.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 12.467 tonnellate (-41,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 98,9% EVO, pari al 16,9% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia. L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia, Toscana, Calabria e Sicilia.
Variazioni in giacenza rispetto al 30 settembre 2023
Le giacenze di olio al 30 settembre 2024 risultano del 29,2% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio Evo (- 30,6%), olio lampante (-34,2%) e olio di oliva e raffinato (-28,8%).
Nell’ambito dell’Evo sono da segnalare i dati della quantità di prodotto di origine europea ed extra-europea che, confrontati con i valori al 30 settembre 2023, risultano inferiori del 47,1% e del 74,8%, rispettivamente.
Variazioni in giacenza rispetto al 31 luglio 2024
Rispetto al 31 luglio 2024, le giacenze di olio sono inferiori del 28,6%. A tale riduzione hanno contribuito tutte le categorie di olio e, in maniera più significativa, gli oli Evo (-33,0%), l’olio lampante (-23,5%), gli oli di oliva e raffinati (-14,7%) e gli oli di sansa di oliva (-14,3%).
La forte riduzione delle giacenze di oli Evo è da attribuire prevalentemente alla variazione dell’olio italiano (-27.291 t).
In apertura, foto di Lorenzo Cerretani
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