Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 gennaio 2022

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.613, dai quali risultano in giacenza 353.767 tonnellate di oli da olive, con incremento del 18,3% rispetto al 31 dicembre scorso (299.075 t). Le giacenze di olio sono leggermente superiori, +1,5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 gennaio 2022

Lo stock di Olio detenuto in Italia il 31 gennaio 2022 ammonta a 353.767 tonnellate, di cui il 76,5% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 64,3% è di origine italiana (173.927 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 30,8%. Marginali sono gli stock di olio extra Ue e di oli blend.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (57%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (39,4% e 9,6%, rispettivamente).

A livello provinciale, da segnalare il 18,0% delle giacenze nella provincia di Bari, il 10,3% nella provincia di Barletta-Andria-Trani e il 9,0% in quella di Perugia.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema Istat: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 71,7% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,9%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (49), su un totale di 27,3 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in aumento rispetto al 31 dicembre 2021 (24,9 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 46,4% e le prime 20 denominazioni il 96,9% del totale delle Do in giacenza.

Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 7,1% del totale presente in Italia e costituisce il 9,3% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 48.544 tonnellate (+28,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,8% Evo, pari al 17,9% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Calabria, Sicilia e Toscana.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 gennaio 2021

Rispetto al 31 gennaio 2021, le giacenze di olio risultano nel complesso superiori del 1,5%. Tale differenza è dovuta alle maggiori quantità di olio Evo in giacenza (+8,4%), che parzialmente controbilancia le riduzioni di olio di oliva lampante (-28,7%), olio di sansa di oliva (-10,5%), olio di oliva e raffinato (-13,4%) e olio vergine di oliva (-27,8%).

Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana in giacenza, rispetto alle rilevazioni precedenti (+17,0% vs. -2,6% del 31 dicembre, -27,8% del 30 novembre, -30,5% del 31 ottobre e -31,8% del 30 settembre).

Tale prodotto ha quasi raggiunto i livelli del 31 gennaio 2020 (175.000 t).

Variazioni in giacenza rispetto al 31 dicembre 2021

Rispetto al 31 dicembre 2021, è stata registrata un incremento delle giacenze degli oli (+18,3%), alla quale hanno contribuito, prevalentemente, l’olio Evo (+19,9%), sia italiano (+18,6%) che di origine Ue (+24,8%), ma anche l’olio di sansa di oliva (+21,7%) e l’olio di oliva lampante (+14,7%).

In apertura, foto di Olio Officina©

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