Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 gennaio 2023

Secondo i dati forniti dall’Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.073, dei quali restano in giacenza 315.445 tonnellate di olio da olive, con incremento del 1,5% rispetto al 31 dicembre scorso (310.751 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-10,8%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 gennaio 2023

Lo stock di olio detenuto in Italia il 31 gennaio 2023 ammonta a 315.445 tonnellate, di cui il 75,0% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio Evo, il 58,4% è di origine italiana (138.087 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 34,8%. Marginali sono gli stock di olio extra-Ue e di oli blend.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (52%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (35,9% e 8,5%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 19,2% delle giacenze nella provincia di Bari e il 9,3% nella provincia di Perugia.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema Istat: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) hanno in giacenza il 70,5% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (67,7%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (49), su un totale di 23,2 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in diminuzione rispetto al 31 gennaio 2022 (27,3 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 34,7% e le prime 20 denominazioni il 97,2% del totale delle Do in giacenza.
Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 6,8% del totale presente in Italia e costituisce il 9,0% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 41.215 tonnellate (-15,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,8% Evo, pari al 17,4% dell’evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Toscana e Calabria.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 gennaio 2022

Le giacenze di olio al 31 gennaio 2023 risultano del 10,8% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio Evo (- 12,6%) e olio di sansa di oliva (-7,0%).
Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 138.087 t risulta del 20,6% inferiore rispetto al 31 gennaio 2022.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 dicembre 2022

Rispetto al 31 dicembre 2022, le giacenze di olio sono in leggero aumento (+1,5%) grazie al contribuito di tutte le categorie di olio e, in particolare, dell’olio lampante (+11,2%).
L’olio Evo è in leggero aumento (+0,8%) grazie alle variazioni registrate per il prodotto di origine Ue (+8.002 t) ed extra-Ue (+2.939 t) che controbilanciano la riduzione di olio Evo italiano (-8.126 t).

In apertura, foto di Olio Officina©

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia