Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 gennaio 2025

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base di quanto riportato nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 20.321, mentre sono in tutto 214.329 le tonnellate di olio  in giacenza, con incremento del 7,4% rispetto al 31 dicembre scorso (199.498 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-20,5%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 gennaio 2025

Lo stock di olio detenuto in Italia il 31 gennaio 2025 ammonta a 214.329 tonnellate, di cui il 72,6% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio Evo, il 63,2% è di origine italiana (98.432 t), il prodotto di origine EU rappresenta il 28,9%.

Solo l’1,1% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Il 53,9% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (34,8% e 11,0%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 15,6% delle giacenze nella provincia di Bari e il 9,7% nella provincia di Barletta-Andria e Trani.

1 L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime quattro Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 71,6% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime dieci province si concentra il 64,8% dell’olio detenuto in Italia.

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 21,5 milioni di litri di olio IG in giacenza, dato in calo del 13% rispetto al 31 gennaio 2024 (24,3 milioni di litri), le prime 4 indicazioni geografiche rappresentano il 75,3% e le prime 20 denominazioni il 96,8% del totale delle DO in giacenza.

Nel complesso, l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 9,2% del totale presente in Italia e rappresenta il 12,7% dell’olio EVO stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 27.739 tonnellate (-31,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,8% EVO, pari al 17,8% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia. L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia, Toscana. Sicilia e Calabria.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 gennaio 2024

Le giacenze di olio al 31 gennaio 2025 risultano del 20,5% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio EVO (- 23,5%), olio lampante (-19,4%) e olio di oliva e raffinato (-29,0%).

Nell’ambito dell’EVO sono da segnalare i dati della quantità di prodotto di origine italiana ed extra- europea che, confrontati con i valori al 31 gennaio 2023, risultano inferiori del 35,5% e del 28,3%, rispettivamente.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 dicembre 2024

Rispetto al 31 dicembre 2024, le giacenze di olio sono superiori del 7,4%., grazie al contribuito degli oli EVO (+6,3%), degli oli di sansa di oliva (+26,6%) e dell’olio di oliva lampante (+12,4%).

Il consistente incremento delle giacenze di oli EVO è da attribuire principalmente all’aumento di olio di origine UE (+12.351 t).

In apertura, foto di Olio Officina

 

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