Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 luglio 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 20.694, mentre sono in tutto 152.690 le tonnellate in giacenza, con una riduzione del 14,9% rispetto al 30 giugno scorso (179.416 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-24,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 luglio 2024

Lo stock di Olio detenuto in Italia il 31 luglio 2024 ammonta a 152.690 tonnellate, di cui il 71,4% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva (EVO). Nell’ambito dell’olio EVO, il 61,9% è di origine italiana (67.504 t), il prodotto di origine EU rappresenta il 28,4%. Solo l’1,3% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Il 51,7% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (33,0% e 11,4%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 17,6% delle giacenze nella provincia di Bari e il 10,6% nella provincia di Perugia.

1 L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

 

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria e Umbria) hanno in giacenza il 74,7% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (67,5%).

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 9,4 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in aumento rispetto al 31 luglio 2023 (9,1 milioni di litri, +2,9%), le Dop Terra di Bari e Val di Mazara e le Igp Sicilia, Olio di Puglia, Olio di Calabria e Toscano rappresentano l’84,1% e le prime 20 denominazioni il 97,2% del totale delle Ig in giacenza. Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 5,6% del totale presente in Italia e costituisce il 7,9% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 21.382 tonnellate (-21,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,7% EVO, pari al 19,6% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia. L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia, Toscana, Calabria e Sicilia.

 

Variazioni in giacenza rispetto al 31 luglio 2023

Le giacenze di olio al 31 luglio 2024 risultano del 24,2% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto alla riduzione delle giacenze di tutte le categorie di olio e, in modo particolare, di olio EVO (-24,8%), di olio di oliva e raffinato (-28,7%), di olio di sansa di oliva (- 27,4%) e di olio di oliva lampante (-14,3%).

Nell’ambito dell’EVO è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 67.504 t risulta superiore del 10,7% rispetto al 31 luglio 2023, ma non sufficiente a compensare la forte riduzione delle giacenze degli oli EVO di origine EU (-52,2%).

Variazioni in giacenza rispetto al 30 giugno 2024

Rispetto al 30 giugno 2024, le giacenze di olio di oliva sono inferiori del 14,9%. Tale dato è determinato dalla riduzione delle giacenze di olio EVO (-16,5%), di olio di oliva lampante (-25,0%) e di olio di sansa di oliva (-13,5%). In leggero aumento sono risultate le giacenze di olio di oliva e raffinato (+14,5%). Il calo delle giacenze di oli EVO è da attribuire principalmente all’olio di origine italiana (-15.170 t).

In apertura, foto di Olio Officina

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