Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 maggio 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 22.734, dei quali restano in giacenza 203.186 tonnellate di olio da olive con riduzione del 9,1% rispetto al 30 aprile scorso (223.409 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-29,8%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 maggio 2024

Lo stock di olio detenuto in Italia il 31 maggio 2024 ammonta a 203.186 tonnellate, di cui il 72,8% è rappresentato da olio extra vergine di oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 65,6% è di origine italiana (97.121 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 25,1%.

Solo l’1,3% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Il 54,6% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (38,1% e 10,1%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 22,0% delle giacenze nella provincia di Bari e il 10,2% nella provincia di Perugia.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) hanno in giacenza il 75,7% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (69,5%).

Quali oli in Frantoio Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (50), su un totale di 15,1 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in aumento rispetto al 31 maggio 2023 (13,8 milioni di litri, +8,7%), le Dop Terra di Bari e Val di Mazara e le Igp Sicilia e Toscano rappresentano il 75,4% e le prime 20 denominazioni il 97,3% del totale delle Ig in giacenza.

Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 6,9% del totale presente in Italia e costituisce il 9,4% dell’olio Evo stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 30.894 tonnellate (-8,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,8% Evo, pari al 20,8% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Toscana, Sicilia e Calabria.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 maggio 2023

Le giacenze di olio al 31 maggio 2024 risultano del 29,8% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto alla riduzione delle giacenze di tutte le categorie di olio e, in modo particolare, di olio Evo (-32,8%), di olio di oliva e raffinato (-37,7%), di olio di oliva lampante (- 15,7%) e di olio di sansa di oliva (-10,3%).

Nell’ambito dell’Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 97.121 t risulta superiore del 6,6% rispetto al 31 maggio 2023, ma non sufficiente a compensare la forte riduzione delle giacenze degli oli Evo di origine Eu (-51,8%).

Variazioni in giacenza rispetto al 30 aprile 2024

Rispetto al 30 aprile 2024, le giacenze di olio di oliva sono inferiori del 9,1%. Tale dato è determinato dalla riduzione delle giacenze di tutte le categorie di olio anche se principalmente dal calo di olio Evo (-9,3%), di olio di sansa di oliva (-9,5%) e di olio di oliva lampante (-7,6%).

Il calo delle giacenze di oli Evo è da attribuire principalmente all’olio di origine italiana (-14.652 t).

In apertura, foto di Olio Officina©

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