Economia

Lo stato del comparto oleario al 31 marzo 2021

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori del settore sono in tutto 22.956, dai quali risultano in giacenza 366.284 tonnellate di oli da olive, con uno aumento del 0,5% rispetto al 28 febbraio scorso (364.466 t). Le giacenze di olio sono leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1,3%)

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario al 31 marzo 2021

Lo stock di olio detenuto in Italia il 31 marzo 2021 ammonta a 366.284 tonnellate, di cui il 71,4% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (EVO).

Nell’ambito dell’olio EVO, il 50,2% (131.384 t) è di origine italiana e il 43,4% è di origine UE. Marginali sono gli stock di olio extra UE e di oli blend.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

La metà della giacenza nazionale di olio di oliva (50%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (34,0% e 8,2%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 16,8% delle giacenze nella provincia di Bari, il 10,9% in quella di Perugia e il 7,5% nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria,Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) hanno in giacenza il 67,6% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano circa i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,2%).

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (48), su un totale di 20,1 milioni di litri di olio IG in giacenza, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 37,6% e le prime 20 denominazioni il 96,6% del totale delle DO in giacenza.

Nel complesso l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 5,1% del totale presente in Italia e costituisce il 7,1% dell’olio EVO stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricolturabiologica risulta pari a 39.908 tonnellate, quasi esclusivamente EVO (99,6%), pari al 15,2%dell’EVO complessivamente detenuto in Italia. L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Calabria e Toscana.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 marzo 2020

Rispetto al 31 marzo 2020, le giacenze di olio risultano nel complesso inferiori del 1,3%. Tale differenza è da attribuire alle variazioni delle giacenze di olio di sansa di oliva (-14,8%), olio di oliva lampante (-12,5%), olio vergine di oliva (-37,2%), olio in attesa di classificazione (-23,6%). In aumento risultano invece le giacenze di olio EVO (+2,7%) e di olio di oliva e raffinato (+35,2%).

Nell’ambito dell’EVO, la consistente riduzione del prodotto di origine italiana (-19,6%) è compensata dall’aumento dei prodotti di origine non italiana, in particolare, degli oli EVO UE (+45,1%).

Variazioni in giacenza rispetto al 28 febbraio 2021

Rispetto al 28 febbraio 2021, è stato registrato un leggero aumento delle giacenze (+0,5%), dovutoprevalentemente all’olio EVO (+0,8%) e, in particolare, all’olio EVO sia extra-UE (+30,5%) che UE (+9,2%). Tali prodotti hanno compensato la riduzione delle giacenze dell’EVO italiano (-6,7%).

A tale aumento delle giacenze hanno contribuito anche l’olio di sansa di oliva (+4,7%) e l’olio di oliva e raffinato (+2,3%).

Foto di apertura di Olio Officina

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