Lo stato del comparto oleario al 31 ottobre 2022
Secondo i dati forniti dall’Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori del settore risultano pari a 21.770, dei quali risultano in giacenza 216.388 tonnellate di olio da olive, con incremento dello 0,5% rispetto al 30 settembre scorso (215.327 t). Le giacenze di olio sono superiori (+11,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Lo stock di Olio detenuto in Italia il 31 ottobre 2022 ammonta a 216.388 tonnellate, di cui il 77,0% è rappresentato da Olio Extra Vergine di Oliva, Evo. Nell’ambito dell’olio Evo, il 57,7% è di origine italiana (96.194 t), il prodotto di origine Eu rappresenta il 35,2%. Marginali sono gli stock di olio extra Ue e di oli blend.
Olio da olive detenuto in Italia
Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?
Circa la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (49%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (32,5% e 8,8%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 16,4% delle giacenze nella provincia di Bari e il 7,1% nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema Istat: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna
A livello regionale, le prime quattro Regioni (Puglia, Toscana, Sicilia e Calabria) hanno in giacenza il 69,5% dell’intera giacenza nazionale.
La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (63,6%).
Quali oli in Frantoio Italia?
Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (49), su un totale di 13,7 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in aumento rispetto al 31 ottobre 2021 (10,2 milioni di litri), la Dop Terra di Bari da sola rappresenta il 30,3% e le prime 20 denominazioni il 95,7% del totale delle Do in giacenza.
Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 5,8% del totale presente in Italia e costituisce il 7,6% dell’olio Evo stoccato.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 32.744 tonnellate (+40,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 99,9% Evo, pari al 19,6% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Toscana e Calabria.
Variazioni in giacenza rispetto al 31 ottobre 2021
Le giacenze di olio al 31 ottobre 2022 risultano del 11,1% superiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente all’aumento delle giacenze di olio Evo (+20,5%), parzialmente controbilanciati dalle riduzioni di olio di oliva lampante (-31,2%) e di olio di oliva e raffinato (-15,3%).
Nell’ambito dell’evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 96.194 t risulta maggiore del 49,0% rispetto al 31 ottobre 2021.
Variazioni in giacenza rispetto al 30 settembre 2022
Rispetto al 30 settembre 2022, le giacenze di oli sono rimaste pressocché invariate (+0,5%). L’incremento delle giacenze di Evo (+0,9%) e di olio in attesa di classificazione (+53,8%) è parzialmente controbilanciato dalla riduzione di olio di oliva e raffinato (-10,8%) e di olio di sansa di oliva (-4,3%).
L’aumento delle giacenze di olio Evo è da attribuire alla variazione dell’olio italiano (+9.011 t) superiore rispetto alla riduzione dell’evo di origine Ue (-7.526 t).
In apertura, foto di Olio Officina©
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