Lo stato del comparto oleario al 31 ottobre 2024
Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base di quanto riportato nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 19.836, mentre sono in tutto 104.740 le tonnellate in giacenza, con una riduzione del 4% rispetto al 30 settembre scorso (109.081 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-26,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Lo stock di olio detenuto in Italia il 31 ottobre 2024 ammonta a 104.740 tonnellate, di cui il 67,1% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio Evo, il 64,3% è di origine italiana (45.216 t), il prodotto di origine EU rappresenta il 27,7%. Solo l’1,7% delle giacenze è rappresentato dall’olio vergine di oliva.
Olio di oliva detenuto in Italia
Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?
Il 49,9% della giacenza nazionale di olio di oliva è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (24,7% e 15,5%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 10,9% delle giacenze nella provincia di Bari e l’8,7% nella provincia di Perugia.
A livello regionale, le prime tre regioni (Puglia, Toscana, Calabria) hanno in giacenza il 58,5% dell’intera giacenza nazionale.
La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentra il 59,1% dell’olio detenuto in Italia.
Quali oli in Italia?
Nonostante il gran numero di Indicazioni geografiche registrate (50), su un totale di 8,5 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in diminuzione rispetto al 31 ottobre 2023 (8,9 milioni di litri), le prime quattro indicazioni geografiche rappresentano il 68,3% e le prime venti denominazioni il 94,3% del totale delle Do in giacenza.
Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 7,4% del totale presente in Italia e rappresenta l’11,1% dell’olio Evo stoccato.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 12.949 tonnellate (-36,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), di cui il 96,8% Evo, pari al 17,8% dell’Evo complessivamente detenuto in Italia. L’olio Bio è detenuto prevalentemente in Puglia, Sicilia, Calabria e Toscana.
Variazioni in giacenza rispetto al 31 ottobre 2023
Le giacenze di olio al 31 ottobre 2024 risultano del 26,3% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente alla riduzione delle giacenze di olio Evo (- 26,9%), olio lampante (-30,1%) e olio di oliva e raffinato (-33,4%).
Nell’ambito dell’Evo sono da segnalare i dati della quantità di prodotto di origine europea ed extra-europea che, confrontati con i valori al 31 ottobre 2023, risultano inferiori del 45,8% e del 73,5%, rispettivamente.
Variazioni in giacenza rispetto al 30 settembre 2024
Rispetto al 30 settembre 2024, le giacenze di olio sono inferiori del 4,0%. A tale riduzione hanno contribuito, in maniera più significativa, gli oli Evo (-3,8%) e gli oli di oliva e raffinati (-22,1%).
La consistente riduzione delle giacenze di oli Evo è da attribuire prevalentemente alla diminuzione dell’olio di origine UE (-6.064 t), parzialmente controbilanciata dall’aumento dell’Evo di origine italiana (+5.002 t).
In apertura, foto di Olio Officina
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