Perché bisogna tenere moderato il prezzo dell’olio da olive
A fronte di una olivagione difficile, dove la produzione spagnola ha registrato un calo di circa il 47% rispetto alla precedente, il ministro dell’Agricoltura Luis Planas ha portato l’attenzione sulla necessità di vendere l’extra vergine a prezzi ragionevoli nonostante le complicazioni incontrate dagli olivicoltori. Questo mantenimento favorirà il consumo e le esportazioni, senza rendere l’olio un alimento esclusivo
Nel corso della cerimonia di presentazione della guida Evooleum, il ministro dell’Agricoltura Luis Planas si è soffermato sull’attuale situazione di aumento dei prezzi dell’olio da olive di fronte alle prospettive di una campagna di bassa produzione: la previsione indica un calo di circa il 47% rispetto alla precedente, a causa della siccità.
La moderazione dei prezzi, però, è secondo Planas la migliore strategia per il futuro del settore e, contemporaneamente, significa garantire l’accesso della popolazione a diete nutritive e di qualità. Infatti, solo attraverso prezzi ragionevoli, verrà mantenuto il livello di consumo attuale, permettendo anche l’espansione dei mercati per le esportazioni.
Il ministro si è soffermato sulle categorie premium, come quelle raccolte nella guida, in quanto stendardo della qualità e dell’eccellenza del settore. Negli ultimi decenni, la produzione di olio da olive in Spagna ha fatto un salto molto importante in termini qualitativi, in cui la categoria extra vergine rappresenta già circa la metà del totale, quando trent’anni anni fa era solo il 20%. Queste categorie “conferiscono prestigio al settore nel suo complesso per la loro qualità”.
La produzione spagnola è caratterizzata dalla versatilità delle varietà e delle aree geografiche, concentrando circa il 44% della produzione mondiali di olio, con una media annuale di 1,4 milioni di tonnellate, di cui circa un milione sono dedicate all’esportazione in più di centocinquanta Paesi.
Planas ha ricordato le iniziative del Governo per contribuire al rafforzamento del settore, come l’attuazione della Roadmap dell’Olivo due anni fa, in un momento in cui, a differenza di oggi, i prezzi erano molto bassi, e che offre un bilancio molto positivo.
Tra le misure attuate, ha fatto riferimento alle nuove norme di qualità e commercializzazione e alla considerazione dell’oliveto nella nuova Politica Agricola Comune, che entrerà in vigore il 1° gennaio. Oltre al sostegno degli aiuti diretti e degli interventi di sviluppo rurale, è stato progettato un aiuto associato per gli oliveti irrigui a bassa produzione e, nell’ambito degli ecoregimi, è contemplata l’opzione della copertura vegetale per migliorare la fertilità del suolo, ridurre l’erosione e promuovere la biodiversità.
Il ministero sta attualmente lavorando allo sviluppo della pianificazione e della promozione del raccolto precoce per ottenere un aumento della domanda e del consumo, misure che sono anche incluse nella Roadmap. Il ministro ha affermato che le nuove tendenze dei consumatori, che cercano alimenti sani e prodotti in modo sostenibile, sono a favore dell’olio da olive, in particolare dell’olio extra vergine: risulta strategico e necessario far conoscere le sue proprietà.
Il Premio ambasciatore dell’olio extra vergine di oliva a Luis Planas
Nel corso della cerimonia, Luis Planas ha ricevuto il Premio ambasciatore dell’olio extra vergine di oliva conferito da Evooleum come riconoscimento per la sua promozione di questo prodotto e per il suo sostegno al settore dell’olio da olive. Nei suoi ringraziamenti, il ministro ha dichiarato di sentirsi molto fortunato a poter contribuire, dalla sua posizione di responsabilità, alla crescita e all’espansione del settore e di ricevere questa onorificenza come incentivo a continuare il lavoro di promozione di un prodotto così importante per la Spagna.
I precedenti vincitori di questo riconoscimento sono stati gli chef María José San Román e Diego Guerrero e la regista Isabel Coixet.
La guida Evooleum, finalizzata a promuovere la cultura dell’olio da olive presso i consumatori e, in particolare, il settore gastronomico, raccoglie i risultati di un concorso internazionale che ogni anno premia i migliori cento oli extra vergine di oliva del mondo, scelti da un panel di ventisei assaggiatori internazionali. Quest’anno sono stati presentati al concorso mille campioni provenienti da ventiquattro Paesi.
In questa edizione, per la prima volta, c’è stato un pareggio per il primo posto, condiviso da Rincón de la Subbética Altitude, di Córdoba, e Monini Monocultivar Coratina Bio, di Spoleto. Dei cento oli premiati, oltre la metà sono spagnoli, sessantotto.
In apertura, foto di Olio Officina©
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