Economia

Tutti per la canapa

Cresce l’interesse in Italia per tale coltura, che può sempre più diventare una risorsa economica sia per l’agricoltore, sia per il trasformatore. E’ quanto è emerso da un convegno organizzato da Assocanapa in Piemonte. Si tratta solo di creare un circolo virtuoso di sviluppo economico ed ecologico con potenzialità che spaziano in diversi settori

Marcello Ortenzi

Tutti per la canapa

La canapa industriale italiana è in fermento e il fenomeno è determinato da tre fattori: il primo è la caduta dei prezzi dei cereali, il secondo è la costante attività promozionale dei gruppi regionali di produttori e di AssoCanapa, Coordinamento Nazionale per la Canapicoltura e infine il progredire della proposta di legge sulla canapa industriale in Parlamento.

La superficie regionale e nazionale coltivata sta crescendo e l’impianto di trasformazione delle paglie di canapa con sede a Carmagnola sta lavorando la materia prima ma per migliorare lo sviluppo della filiera serve promuovere la conoscenza e l’impiego dei prodotti derivati di canapa presso i consumatori.

Vista la situazione e considerato che la canapa industriale può diventare sempre più una risorsa economica per l’agricoltore e per il trasformatore, il 5 dicembre si è tenuto un convegno a Casale Monferrato per promuovere l’impiego dei prodotti di canapa nel settore dell’edilizia e alimentare, i più attivi al momento, sostenere una rete di soggetti interessati, dai coltivatori ai professionisti, dagli imprenditori ai cittadini, per rafforzare una filiera agro-industriale eco-sostenibile che tutela il territorio e valorizza la produzione locale.

E’ stato evidenziato nel convegno che la canapa utilizzata come isolante termico fa risparmiare energia ed assorbe gas serra e si qualifica, quindi, quale opportunità di riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio edilizio con bilancio negativo CO2. La città di Casale Monferrato e tutta la zona circostante, interessate alla nuova coltura, sarebbero rivalutate e riconosciute come territorio dedito alle buone pratiche ambientali, rappresentando un esempio di riscatto dalla crisi economica e dal disastro dell’amianto.
Si tratta di creare un circolo virtuoso di sviluppo economico ed ecologico con potenzialità che spaziano in diversi settori.

L’evento ha raggiunto gli obiettivi prefissati, in termini di

• far conoscere e promuovere l’impiego della canapa;

• cogliere l’opportunità come azione di riqualificazione del territorio, offrire reddito alle aziende agricole, rafforzare una filiera di produzione agro-industriale;

• l’area di focus individuata è in particolare quella di Casale Monferrato in un ambito di filiera regionale;

• sensibilizzare, promuovere e sostenere un’agricoltura sana che produce risorse ecologiche per la tutela del territorio e della salute dei cittadini offrendo una concreta opportunità di sviluppo economico.

Parlando di bioedilizia si può ricordare come l’edilizia incida per il 30/40% sulle emissioni di CO2 e come con canapa e calce si possano creare materiali per l’edilizia che vanno dai mattoni agli intonaci che sono biodegradabili, fanno respirare la casa contribuendo a mantenerla calda in inverno e fresca d’estate, aumentano la vivibilità degli ambienti e fanno abbassare consumi energetici e bollette. Si stima che una tonnellata di canapa secca possa sequestrare 325 kg di CO2.

Tutta la filiera di produzione di calce e canapa è carbon negative, cioè toglie più CO2 dall’ambiente di quanta ne verrebbe immessa lavorandola. Il composto di calce e canapa può essere utilizzato per una varietà di esigenze di costruzione che spaziano dalla muratura portante a quella divisoria, per arrivare alla pavimentazione. Inoltre, i biomattoni hanno proprietà isolanti e capacità naturali di regolazione dell’umidità.

La canapa unita alla calce garantisce un buon isolamento e minimizzazione dei ponti termici, recuperi passivi di calore da energia solare e sorgenti interne, tenuta all’aria esterna e ventilazione meccanica ad alta efficienza. Altra caratteristica è l’ottima resistenza meccanica e la riduzione dei costi energetici per mantenere temperatura e umidità costanti. Ma anche la coltivazione e utilizzo dei semi,con le cultivar idonee, è un settore che è ha un mercato in espansione anche in Italia.

L’olio di semi e la farina di semi di canapa sono considerati dai nutrizionisti “vaccino nutrizionale”, alimento che, introdotto nella dieta giornaliera, rinforza e regola la risposta del sistema immunitario, del sistema ormonale e del sistema nervoso nei confronti delle aggressioni dell’ambiente. Il seme di canapa e gli alimenti derivati contengono altri importanti componenti tra cui in particolare proteine che comprendono tutti gli aminoacidi essenziali, in proporzione ottimale e in forma facilmente digeribile. E’ quindi alimento ideale per vegani e vegetariani.

La proposta di legge, approvata alla Camera, ora in esame al Senato vuole favorire la coltivazione di canapa sia a livello nazionale, sia locale in modo da sviluppare un’agricoltura di qualità. Primariamente si tratta di chiarire anche per l’immaginario della società che non si tratta di una coltivazione proibita e quindi agire sul piano culturale.

Il secondo obiettivo è quello di avviare diverse filiere produttive che si dedichino ai vari prodotti per fare in modo che si sviluppino poli produttivi che diventino virtuosi col tempo. Si tratta di multifunzione agricola, che ormai si cerca di promuovere in ogni comparto produttivo per ampliare i redditi agricoli. La filiera deve rilanciare senza dubbio il settore tessile, quello con più alto potenziale in termini di valore aggiunto, evitando il rischio di concentrarsi solo nei settori alimentare e cosmetico come succede all’estero.

La sostenibilità economica può essere assicurata anche attraverso la valorizzazione in termini
energetici, sia per l’impiego nella produzione di biogas, sia per la produzione di combustibili da biomassa, con biodiesel e etanolo o metanolo, in linea con gli accordi di Parigi sul contrasto agli inquinanti ambientali. Quindi si tratta di un provvedimento che parte da una sorta di fotografia
della canapicoltura attuale per dare una normativa che sia una forte spinta al settore, che rimane il fine ultimo dell’operazione. Il documento potrebbe essere approvato definitivamente entro l’inverno e presentarsi in vigore con le semine di canapa primaverili.

La foto di apertura è stata fornita dall’autore dell’articolo

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