Economia

Un piano straordinario per fronteggiare la Xylella. Bisogna ricreare subito reddito

Intervista a Donato Pentassuglia. Xylella, Psr, Consorzi di bonifica, 12 leggi prodotte, alcune delle quali inapplicate o ancora inapplicabili per eccesso di burocrazia. Si impone una svolta radicale. Ilneoassessore regionale all’Agricoltura della Puglia concorda: “il blocco delle attività ha creato molti danni e bisogna ridare fiducia a tutti”. In prospettiva, “anche i fondi del Recovery Fund per ricostruire il patrimonio olivicolo”

Roberto De Petro

Un piano straordinario per fronteggiare la Xylella. Bisogna ricreare subito reddito

Ufficialmente è solo da 19 novembre scorso che Donato Pentassuglia, 53 anni, origini di Martina Franca, in provincia di Taranto, è il nuovo Assessore regionale all’Agricoltura della Puglia.

Un figlio di una porzione di terra pugliese straordinaria: la Valle d’Itria, dove Martina Franca è solo l’emblema di come cultura-paesaggio-bellezza architettonica-agroalimentare si possono coniugare in modo naturale e genuino.

“Nella mia azione politica – ci ha riferito Pentassuglia – ho sempre portato prima l’amore per la mia terra, con la volontà di sfruttare al massimo le potenzialità, che ancora oggi sono per la stragrande maggioranza inespresse. Una Valleschiacciata dai big del turismo pugliese (Gargano a Nord e Salento al Sud), ma che in questi ultimi anni viene valorizzata dalla presenza di ospiti stranieri, in cerca del “particolare” più che della “massa”.

INTERVISTA A DONATO PENTASSUGLIA

Assessore, molti ritengono che la nomina ad Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia è anche un riconoscimento per quanto da lei fatto, anche se “indirettamente” per l’agricoltura nella legislatura precedente.

“Si, anche. Da presidente della IV Commissione Attività Produttive ho dato impulso e sostanza a importanti provvedimenti legislativi a beneficio dell’agricoltura e dell’agroalimentare della Puglia”.

Da più parti viene auspicato un deciso cambio di passo di tutta l’amministrazione regionale perché il bilancio di quanto fatto dalla precedente su Xylella, Psr, Consorzi di bonifica, 12 leggi prodotte, alcune delle quali inapplicate o ancora inapplicabili per l’eccesso di burocrazia, impone una svolta radicale nella gestione della macchina amministrativa, con la dovuta semplificazione degli iter per restituire la competitività che le imprese agricole e agroalimentari pugliesi hanno perso. Ma cosa è successo veramente in questi ultimi tre anni alla Regione Puglia nell’assessorato all’Agricoltura?

“Io l’ho vissuta da presidente della Commissione: sembrava un cortocircuito tra organizzazioni, partenariato, politica, con le diverse interlocuzioni che sono fatte di persone, di attori del mondo agricolo. Mi auguro che quanto successo debba essere di monito per tutti a guardare avanti, per serrare le fila e bisogna essere seri e concreti perché il blocco delle attività ha creato molti danni e bisogna ridare fiducia a tutti e recuperare la fiducia anche dei giovani imprenditori agricoli”.

Ovviamente partiamo dall’olivicoltura. La produzione quest’anno ha avuto una riduzione del 50% in Puglia mentre aumentano le importazioni. E poi la Xylella. Come sta la situazione: ci sono stati altri 150 ulivi infetti a Brindisi e Taranto e tre focolai a Ostuni e Fasano. È a rischio la Piana degli Ulivi Monumentali.

Ho già avuto modo di dire che con la Xylella abbiamo e purtroppo dobbiamo continuare a convivere perché non c’è una soluzione certificata. Certo in passato abbiamo fatto degli errori in politica, errori di chi non ha continuato a fare le buone pratiche, errori di chi pensava che il problema non lo riguardasse e di chi pensava che il problema era solo del Salento.

Noi abbiamo individuato due piante a Polignano a Mare, siamo andati quindi oltre Monopoli e questo è un fatto grave e questo mi chiama alla responsabilità, e sto predisponendo un piano straordinario che sto già discutendo con il Governo per andare oltre le zone delimitante ufficialmente perché penso che la corresponsabilità deve portare ognuno a fare quello che è deputato a fare. Nessuno potrà tirarsi fuori.

Io a maggio sanzionerò pesantemente chi non osserva gli obblighi di legge. Quegli obblighi di legge, come tutte le norme, devono essere il percorso naturale da fare per arginare questa forte avanzata, sappiamo che il vettore può spostarsi in vari modi.

Poi sarà mia cura creare un comitato scientifico da cui mi farò coadiuvare per le scelte scientifiche, perché non considerare il mondo della scienza ed il lavoro fin qui fatto mi sembra anacronistico e noi non abbiamo certo bisogno di questo.

Nel principio di corresponsabilizzazione ci sono tutti: i Comuni, la Provincia, l’Anas, tutti i Proprietari. L’azione deve essere puntuale e da tenere sotto controllo. Come? A me non interessa l’indagine visiva, voglio la campionatura delle piante perché le asintomatiche le devo verificare prima e quindi curarle prima, perché quando la pianta è già secca la pianta è già molto malata quindi arrivo tardi.

Ci sarà sicuramente un cambio di rotta, ho già incontrato i lavoratori, aumenteranno i tamponi e le analisi che saranno fatte con il molecolare e quindi non più con il vecchio sistema.

Parallelamente c’è già il bando aperto, un bando da 40 milioni per il reimpianto, a ieri abbiamo avuto richieste per 240 milioni e quindi siamo già a sei volte in più rispetto ai soldi che abbiamo e quindi ho già parlato con il Ministero per trovare ulteriori risorse.

Stessa cosa sto facendo, avendo presentato i progetti entro il 5 novembre come mi aveva suggerito il Ministero e come previsto dagli accordi nazionali, per l’utilizzo del Recovery Fund per ricostruire il patrimonio olivicolo e della produzione che significa ricostruire l’economia di molti comuni del nostro territorio.

Bisogna ricreare subito reddito. Può essere anche reddito integrativo non mi interessa, il reddito che serve a fare grande la nostra regione a far lavorare i nostri frantoi a fare sperimentazione sull’olio di estrema qualità, vi è una fase avanzata del sistema universitario in tal senso.

Per queste ragioni sto provando ad utilizzare il Recovery Fund per le piante, poi vediamo il riutilizzo delle acque depurate ed il recupero delle acque che attualmente vengono disperse nelle varie reti, il tutto a vantaggio della nostra economia agricola senza danneggiare le altre.

Ho messo in campo già un mix di azioni, incontrando al Ministero della Politiche Agricole il dottor Blasi che in una riunione molto proficua mi ha dato spunti molti importanti sui quali ho avviato le dinamiche e lo stesso Ministro Bellanova per quelle che sono le corrette relazioni istituzionali”.

Nel farle i migliori auguri di buon lavoro, la informiamo che la seguiremo molto da vicino per verificare e divulgare i progressi dei suoi progetti.

[Fine prima parte, continua]

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