Economia

2 miliardi di euro per chi

Imprese e futuro, un piano per rilanciare gli investimenti nell'agroalimentare. Otto gli strumenti che vengono messi in campo. Sono previsti interventi finanziari mirati e risorse già certe e disponibili, ha commentato il ministro Maurizio Martina. La nostra speranza è che tale fiume di danaro non venga come al solito fatto convogliare verso coloro che per decenni hanno sprezzantemente depredato l'Italia agricola

Olio Officina

2 miliardi di euro per chi

Olio Officina Magazine è un giornale indipendente che non ha alcuna intenzione di assumere il ruolo di megafono, nè delle Istituzioni, nè di soggetti privati. Dinanzi a una nota stampa del Mipaaf, abbiamo deciso di riportarla tal quale per dovere di cronaca. Non è la prima volta che si da’ risalto a “Piani di sviluppo” per rilanciare il comparto agricolo. Sono talmente tanti, questi interventi che si sono succeduti negli anni, da farci perdere la speranza. Nonostante l’amarezza della pessima gestione del passato, è giusto comunque mettere a conoscenza di tutti tali inziiative, nella speranza, almeno questa volta, che il danaro pubblico sia davvero orientato alle imprese dell’agroalimentare (soprattutto a quelle indipendenti), senza che questo fiume di danaro venga come al solito dirottato verso quelle organizzazioni agricole – che poi in realtà tutti sappiamo bene essere la solita che incamera tutto e depreda le risorse destinate a chi potrebbe invece cambiare per davvero il volto dell’agricoltura italiana. Se non ci fossero le solite intromissioni della politica e del sindacalismo italiano, il nostro sarebbe un Paese diverso e migliore, eticamente più presentabile. Speriamo che tale “Piano” da 2 miliardi di euro sia qualcosa di concreto e utile, e soprattutto che non si dimostri uno strumento fallimentare, viziato dai soliti signori che hanno in tutti questi decenni devastato il Paese, agendo come un cancro che distrugge le cellule vive.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che questa mattina il Ministro Maurizio Martina ha presentato il piano di investimenti per il settore agricolo e agroalimentare che vale oltre 2 miliardi di euro per il triennio 2015-2017.

Gli obiettivi del Piano messo a punto dal Ministero sono: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l’internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.

Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismea e Isa, intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. L’Iniziativa imprenditoriale è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire, lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto.

Otto gli strumenti che vengono messi in campo per promuovere i nuovi investimenti:

– CONTRATTI DI FILIERA
Rivolto alle piccole e medie imprese, le coopertative agricole, le O.P., i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro.

– CONTRATTI DI DISTRETTO/FILIERA
Rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell’investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.

– EQUITY A CONDIZIONE DI MERCATO
Interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro.

– FONDO DI GARANZIA A PRIMA RICHIESTA
Copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell’importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.

– FONDO DI CREDITO
Le banche erogano mutui finanziando il 70% dell’investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l’altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.

– START-UP
Acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l’abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro.

– SUBENTRO E IMPRENDITORIA GIOVANILE
Interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mtui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.

– FONDO INVESTIMENTI
Destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l’acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.

“Sosteniamo la filiera agricola e agroalimentare con interventi finanziari mirati e con risorse già certe e disponibili – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – che ora dobbiamo mettere a disposizione delle imprese. Mettiamo in campo 8 strumenti idonei per accompagnare le imprese nel futuro e questo piano è la dimostrazione che è possibile investire nel settore agricolo e agroalimentare. Vogliamo dare un segnale forte alle imprese, in un momento di mercato difficile e con problemi anche sul fronte del credito. Puntiamo su queste risorse per dare un’iniezione di fiducia al sistema e contribuire al rilancio e alla competitività, anche internazionale. Spazio anche ai giovani, non solo quelli già impegnati nel settore, ma per tutti quelli che guardano con interesse all’agricoltura e alle sue potenzialità.

Dopo il varo della Legge di stabilità – ha concluso il Ministro -, facciamo un ulteriore passo nella direzione della crescita e dello sviluppo. Con questo piano di investimenti lo Stato non intende fare l’imprenditore, ma vuole investire in progetti concreti e assicurare un’amministrazione amica al fianco dei produttori”.

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