Economia

Clio, lo scrigno in legno d’olivo

L’olio dal frantoio alla tavola. Il progetto di Linda Lopergolo si è imposto al concorso Le Forme dell’Olio vincendo il Premio Idea Inovativa. Vi presentiamo il prototipo non ancora in commercio con le caratteristiche tecniche. (1. continua)

Luigi Caricato

Clio, lo scrigno in legno d’olivo

Iniziamo il nostro percorso di conoscenza dei premiati e finalisti al concorso Le Forme dell’Olio 2014 con Linda Lopergolo. I risultati della edizione numero zero sono già stati resi pubblici durante la serata inaugurale di Olio Officina Food Festival il 23 gennaio a Milano, con la consegna degli attestati e dei premi. Potete leggere QUI i nomi dei vincitori.

“Il pensiero di un oggetto che desse l’opportunità di consumare l’olio extra vergine d’oliva al meglio delle sue caratteristiche – afferma Linda Lopergolo – era nella mia mente già da tempo e, come recita un’antica massima zen, quando il discepolo è pronto, il maestro appare. Così, un giorno di settembre mi è apparso il bando per partecipare al concorso internazionale sul packaging. Le forme dell’olio, nell’ambito di Olio Officina Food Festival”.

Da qui dunque l’idea della Lopergolo di confrontarsi nell’ambito di una iniziativa aperta ai contributi di libera creatività. Confesso, in tutta franchezza, che quando mi sono trovato dinanzi la confezione presentatat in concorso, sono rimasto molto sorpreso e incuriosito, sin dall’ingombro esterno e dalla cura dei particolari già nell’imballaggio stesso: una enorme cassa con le rotelline per facilitare il trasporto, i manici collocati alla perfezione, tutto perfettamente incastrato, onde evitare scossoni al contenuto interno. La grande sorpresa generale, di tutta la giuria, all’apertura.

Vi hanno intravisto anche l’elemento della sacralità, addirittura. E’ un concept d’impatto, un progetto proiettato nel futuro. Chissà come potrebbero percepire una simile proposta i ristoratori.

“Con l’aiuto dell’amico designer Fabrizio Mussano, che è stato in grado di materializzare la mia idea – ci confida la Lopergolo – abbiamo lavorato insieme per realizzare il prototipo presentato al concorso, e confesso che ci ha dato molte soddisfazioni, vincendo il premio per l’innovazione. La sfida, ora – precisa – è capire se quest’oggetto che abbiamo ideato possa essere il protagonista di un progetto imprenditoriale.”. Una bella domanda. Ed è ciò che si è chiesto la stessa giuria: quanto può essere fattibile il prototipo?

C’è poco da aggiungere. Il testo di presentazione, dai contenuti volutamente didascalici, comunica anche emozioni. Riporto integralmente il brano, a beneficio di tutti.

La passione per l’olio extra vergine d’oliva. Quando ero bambina, mia nonna aveva una bellissima cantina dove mi portava quando doveva rifornire la dispensa. Al centro della cantina si trovava una giara di coccio che conteneva un prodotto prezioso: l’olio extra vergine d’oliva. L’olio veniva conservato rigorosamente al buio e ad una temperatura fresca e costante. Mia nonna mi raccontava che il metodo di conservazione giocava un ruolo importante perché manteneva a lungo le caratteristiche di quel prodotto straordinario in grado di dare ad ogni piatto un sapore unico. E’ passato un po’ di tempo da allora ma la voglia di valorizzare l’olio non mi ha mai abbandonata. Questo desiderio si è materializzato in “CLIO”, uno “scrigno” elegante e raffinato che contiene la tecnologia della climatizzazione, in grado di garantire un’eccezionale esperienza di degustazione dell’olio e.v.o. direttamente sulla tua tavola. Un’esperienza naturale e viva come l’olio.

E colgo l’occasione anche per presentare le caratteristiche tecniche. Il Progetto che presentiamo – si legge – è un climatizzatore per bottigliette monouso da 10 ml contenenti diversi tipi di olio d’oliva extra vergine di qualità. E’ composto da un corpo in alluminio monoblocco predisposto per l’inserimento delle bottigliette monouso. La funzione refrigerante è garantita tramite celle di peltier opportunamente dissipate e ventilate. Un guscio strutturale in materiale plastico con intercapedine isolante completano la scocca. Ulteriore finizione estetica è data da un rivestimento realizzato in legno di ulivo. Le bottigliette monouso da 10 ml sono in vetro con tappo in alluminio per soddisfare al meglio il concetto di riciclabilità. Il climatizzatore funzionerà a 12 V alimentato da un trasformatore del tipo in uso nei computer portatili e potrà anche funzionare almeno un ora senza alimentazione garantendo al suo interno una temperatura ottimale tra i 12 e 16° C. La chiusura ermetica è garantita da due magneti al neodimio posti sulla parte frontale.

Tutto è studiato sin nei minimi particolari. Ci sono per esempio tre led – verde, giallo e rosso – che rispettivamente segnalano:
il verde – il corretto funzionamento
il giallo – la temperatura è in aumento
il rosso – la temperatura è gia oltre i gradi impostati e necessita di essere alimentato.

Non è da trascurare infine un aspetto di non secondaria importanza. L’olio contenuto nelle confezioni non è di Linda Lopergolo, ma dell’azienda agricola Fattoria Casa Sola di Barberino Val d’Elsa, in provincia di Firenze.

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