Economia

Il quadro del comparto oleario italiano a fine marzo

Il report con i dati al 31 marzo, elaborati sulla base di quanto presente nei registri telematici dell’olio. In questa fotografia del settore gli operatori sono 24.217, con un totale 26.322 stabilimenti attivi, mentre la quantità di olio disponibile è di 371.251 tonnellate, di cui 347.383 tonnellate di prodotto sfuso

Olio Officina

Il quadro del comparto oleario italiano a fine marzo

Lo stock di olio detenuto in Italia il 31 marzo 2020 ammonta a 371.251 tonnellate, di cui il 68,7% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio Evo, il 64,1% (163.453 t) è di origine italiana mentre il 30,7% è di origine UE. Marginali gli stock di olio extra UE (8.266 t) e di oli blend (4.959 t).

Olio da olive detenuto in Italia al 31 marzo 2020

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (58%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (39,8% e 10,3%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 18,7% delle giacenze nella provincia di Bari e il 10,0% in quella di Barletta-Andria-Trani.

(1) L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna.

A livello regionale, le prime 3 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria) hanno in giacenza il 63,3%dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: in sole 10 province si concentra oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (67,7%). Tra queste troviamo 5 province del centro nord: Perugia, Imperia, Firenze, Lucca e Siena.

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di DO presenti (47), su un totale di 20,6 milioni di litri di olio DO in giacenza, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 54,4% e le prime 20 denominazioni il 97,3% del totale delle DO in giacenza.

Nel complesso l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 5,1% del totale presente in Italia e costituisce il 7,4% dell’olio EVO stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricolturabiologica risulta pari a 43.534 tonnellate, quasi esclusivamente EVO (99,8%). È un dato rilevantein quanto l’EVO Bio costituisce il 17,0% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia.

Variazioni in giacenza rispetto al 31 marzo 2019

Rispetto allo stesso periodo del 2019, le giacenze di olio risultano nel complesso superiori del 32,9%.Tale differenza è da attribuire prevalentemente alle variazioni di giacenza dell’olio EVO in generalee di quello italiano, in particolare. Infatti, rispetto al 31 marzo 2019, lo stock di olio EVO italiano è maggiore per una quantità pari a circa 56mila tonnellate (+51,8%). Importante è anche la differenza in olio EVO di origine Extra UE (+5mila tonnellate).

Da evidenziare gli incrementi delle giacenze di olio di sansa di oliva (+50,3%), di olio di oliva lampante (+44,1%) e di olio vergine di oliva (+64,3%).

Molto elevata rispetto alla stagione di molitura e all’anno precedente la giacenza di olio in attesa diclassificazione (+60,9%).

Variazioni in giacenza rispetto al 23 marzo 2020

Rispetto al 23 marzo 2020, non si riscontrano importanti variazioni delle giacenze ad eccezione perl’aumento dell’olio EVO Extra UE (+18,9%), che compensa parzialmente il calo delle giacenze di olio EVO italiano (-2.035 t).

La foto di apertura è di Olio Officina

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