Economia

La forza del brand, il valore della sostenibilità e la scelta della qualità

Intervista a Roberto Sassoni, General Manager Business Unit Italia Carapelli Firenze. L’impegno sulla qualità dei prodotti è riconosciuto e apprezzato da parte dei consumatori, tant’è che il brand è cresciuto del +13% rispetto allo scorso anno, nell’ambito della categoria extra vergine. Così, a partire da questa risposta chiara ed esplicita, si sta investendo ulteriormente con una importante svolta all’insegna della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. È il caso, in particolare, del capostipite di gamma il Frantolio

Olio Officina

La forza del brand, il valore della sostenibilità e la scelta della qualità

Roberto Sassoni, classe 1966, forte di 28 anni di esperienza nel Food & Beverage, per lo più nel settore conserviero, dove ha già ricoperto ruoli da direttore generale, è in Carapelli Firenze company italiana della multinazionale Deoleo, come General Manager della Business Unit Italia dall’ottobre 2019 con l’obiettivo di presidiare la qualità dei brand storici italiani del gruppo Carapelli, Bertolli, Sasso, Friol e di continuare lo sviluppo di prodotti premium e la valorizzazione della categoria.

Sassoni ha iniziato il suo percorso in Heineken, proseguendo poi nel mondo delle conserve alimentari: prima in Nostromo, marchio leader nel tonno posseduto dallo spagnolo Gruppo Calvo, dove è cresciuto da Direttore Commerciale a Country Manager, poi come direttore generale in Rizzoli Emanuelli, azienda di riferimento nel segmento Premium del mercato delle conserve ittiche in Italia. È passato, infine, al gruppo internazionale Princes, parte del gruppo Mitsubishi e proprietario del più grande stabilimento europeo di conserve di pomodoro.

Grazie a questa esperienza pluriennale, Sassoni conosce molto bene il mondo alimentare italiano, con la sua peculiare attenzione alla qualità e le sue dinamiche commerciali e distributive.

“L’Italia è un paese che in ambito alimentare non ha eguali nell’attenzione alla qualità dei processi produttivi e della materia prima – spiega Roberto Sassoni – Come Carapelli Firenze, pensiamo sia fondamentale tutelare il rapporto di fiducia con il nostro pubblico attraverso un continuo impegno a offrire prodotti eccellenti che rispondano pienamente alle aspettative. Anzi, che addirittura le superino, come già accade per i nostri oli extravergini 100% Italiani: la gamma che celebra l’arte olearia di Carapelli e la grande qualità della produzione italiana, confermandosi leader nel segmento degli oli extravergini 100% italiani (Fonte: Nielsen, vendite volume e valore Tot. Food, mercato oli extravergini 100% italiani, 2020)”.

Intervista a Roberto Sassoni

Dottor Roberto Sassoni, come si è chiuso lo scorso anno per Carapelli Firenze?

In generale il 2020 ha modificato radicalmente le abitudini dei consumatori in fatto di acquisti e di scelte alimentari e per la categoria dell’olio extra vergine di oliva è stato un anno di conferme, visto che il prodotto è tornato a ricoprire un ruolo centrale nelle abitudini di consumo delle famiglie italiane. Anche per Carapelli Firenze è stato un anno di grande soddisfazione, avendo registrato crescite significative, e ben oltre i trend di evoluzione del mercato, sia nel comparto oliva che semi, consolidando il percorso di sviluppo e valorizzazione del proprio portafoglio avviato negli ultimi anni. Fra i principali protagonisti di questi grandi risultati spicca il brand Carapelli, che cresce nella categoria extra vergine del +13% rispetto allo scorso anno, raggiungendo una solida leadership nel segmento dei 100% italiani con 5 punti di quota a valore. Performance significative che riflettono l’efficacia del piano di comunicazione e promozione a supporto del brand, ma anche la conferma che l’impegno di qualità sui prodotti è riconosciuto ed apprezzato da parte dei consumatori.

Il focus sulla qualità sta quindi funzionando?

Assolutamente sì. È uno dei pilastri su cui si basa il nostro processo di creazione di valore per la categoria e rappresenta il nostro impegno concreto di trasparenza verso il consumatore. Ed è proprio con un forte focus sull’evoluzione delle scelte dei consumatori e sulla consapevolezza del proprio ruolo nello sviluppo di valore della categoria che Carapelli quest’anno presenta una nuova tappa fondamentale di questo percorso: un’importante svolta all’insegna della sostenibilità. Protagonista di questo ambizioso progetto è Carapelli il Frantolio, l’olio extra vergine di oliva capostipite della gamma Carapelli e rappresentante della tradizione olearia di marca nelle famiglie italiane, che rinnova la sua promessa con la certificazione di agricoltura sostenibile.

Sostenibilità. Cosa significa per Carapelli Firenze?

Per noi “sostenibilità” significa un impegno concreto per un futuro migliore all’insegna della qualità che si traduce in garanzia di valore e di trasparenza per il consumatore finale e di sviluppo per la categoria. Parliamo di un esteso protocollo che, facendo proprie le linee guida dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, vuole rappresentare un riferimento per la gestione sostenibile di tutte le attività di produzione di olio extra vergine di oliva: dalla parte agricola, ai frantoi, al confezionamento, coinvolgendo tutti gli operatori attivi nella filiera. Un protocollo che si traduce in una certificazione, da parte dell’ente internazionale Intertek e che impatta a 360° tutti gli aspetti chiave della filiera: sicuramente quello ambientale, ma anche quello della sostenibilità sociale ed economica della filiera stessa e quello della qualità.

Lato ambientale, il protocollo prevede un ampio spettro di interventi focalizzati sulla conservazione del territorio, della biodiversità e sulla gestione delle risorse idriche, con un importante pacchetto di investimenti in tecnologie agronomiche e produttive sostenibili.

Abbiamo invece lavorato sulla sostenibilità economica e sociale, sia attraverso la definizione di accordi di fornitura a lungo termine sia attraverso interventi di supporto diretto alle piccole associazioni di coltivatori e programmi di formazione per la qualificazione del lavoro degli operatori di filiera.

Infine, altro pilastro del nostro progetto, la sostenibilità in termini di qualità, che si è tradotta in estesi protocolli di sicurezza alimentare fino a comprendere la gestione degli interventi agrochimici.

E come verrà comunicato questo nuovo importante aspetto del prodotto?

Carapelli Il Frantolio da filiera sostenibile rappresenta il primo progetto di sostenibilità sulla filiera comunitaria di queste dimensioni e sarà oggetto di dedicati investimenti in comunicazione fin dai primi mesi dell’anno. In più, il prodotto arriva a scaffale con una rinnovata identità grafica che prevede, oltre all’inserimento del logo della certificazione di sostenibilità, anche l’inserimento di un QR Code sulla retro-etichetta, attraverso cui il consumatore potrà avere accesso a tutte le informazioni al riguardo.

Possiamo dire che la tracciabilità diventa il “faro” nel mondo extra vergini di Carapelli?

Si, anzi in un certo senso, possiamo dire che già lo è da qualche anno. Il nostro percorso all’insegna dalla tracciabilità nel mondo degli oli extra vergini, infatti, era già stato avviato nel 2018 con focus sulla filiera italiana: l’olio extra vergine il Nobile 100% italiano, tra i top performer dell’ultimo anno, è stato il primo testimone del progetto FOOI (filiera olivicola olearia italiana) e dal 2020 si è arricchito della certificazione di produzione sostenibilità, frutto dello stesso protocollo e degli stessi parametri previsti per Il Frantolio, ma applicati alla produzione nazionale. Tracciabilità e sostenibilità, quindi, rappresentano la testimonianza concreta del nostro impegno per lo sviluppo della categoria, ma anche garanzia di valore e di trasparenza per il consumatore e per la filiera.

Sono previsti ulteriori investimenti sulla marca?

Si. Dopo il ritorno in televisione di Carapelli dello scorso anno con un nuovo spot dedicato, anche per il 2021 stiamo pianificando per investimenti in comunicazione sui canali più “tradizionali” come la televisione, ma anche investimenti che si estendono a progetti innovativi e di successo, come il concorso di Carapelli for Art che quest’anno giunge alla sua quarta edizione, dopo gli straordinari risultati di partecipazione a livello internazionale della scorsa edizione, in cui abbiamo registrato più di 1.720 candidature da oltre 80 paesi nel mondo.

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In apertura, e all’interno, le foto di ambiente sono di Gabriella Gargioni per Olio Officina

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