Lo stato del comparto oleario al 30 aprile 2021
Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori del settore sono in tutto 22.956, dai quali risultano in giacenza 346.462 tonnellate, con riduzione del 5,4% rispetto al 31 marzo scorso (366.284 t). Le giacenze di olio sono leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-2,7%)
Lo stock di olio detenuto in Italia il 30 aprile 2021 ammonta a 346.462 tonnellate, di cui il 72,4% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (EVO).
Nell’ambito dell’olio EVO, il 48,7% (122.070 t) è di origine italiana e il 44,8% è di origine UE.
Marginali sono gli stock di olio extra UE e di oli blend.
Olio di oliva detenuto in Italia
Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?
Circa la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (49%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (33,8% e 7,8%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 17,2% delle giacenze nella provincia di Bari, il 10,9% in quella di Perugia e il 7,3% nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
1 L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria,Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna
A livello regionale, le prime 4 Regioni (Puglia, Toscana, Umbria e Calabria) hanno in giacenza il 67,4% dell’intera giacenza nazionale.
La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,9%).
Quali oli in Italia?
Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (48), su un totale di 18,3 milioni di litri di olio IG in giacenza, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 37,2% e le prime 20 denominazioni il 96,5% del totale delle DO in giacenza.
Nel complesso l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 4,9% del totale presente in Italia e costituisce il 6,7% dell’olio EVO stoccato.
La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricolturabiologica risulta pari a 38.780 tonnellate, quasi esclusivamente EVO (99,3%), pari al 15,4%dell’EVO complessivamente detenuto in Italia. L’olio BIO è detenuto prevalentemente in Puglia,Sicilia, Toscana e Calabria.
Variazioni in giacenza rispetto al 28 aprile 2020
Rispetto al 28 aprile 2020, le giacenze di olio risultano nel complesso inferiori del 2,7%. Tale differenza è da attribuire alle variazioni delle giacenze di olio di sansa di oliva (-16,9%), olio di oliva lampante (-16,9%), olio vergine di oliva (-23,7%), olio in attesa di classificazione (-34,5%),solo parzialmente controbilanciate dall’aumento delle giacenze di olio EVO (+2,4%) e di olio di oliva e raffinato (+18,1%).
Nell’ambito dell’EVO, la consistente riduzione del prodotto di origine italiana (-20,6%) è compensata dall’aumento dei prodotti di origine UE (+45,9%) ed Extra EU (+44,3%).
Variazioni in giacenza rispetto al 31 marzo 2021
Rispetto al 31 marzo 2021, è stata registrata una riduzione delle giacenze (-5,4%), alla quale hanno contribuito tutte le categorie di prodotti: l’olio EVO (-4,2%); il lampante (-10,9%); l’olio di sansa dioliva (-5,9%); l’olio di oliva e raffinato (-5,0%) e, seppur con un’incidenza quantitativa minore, gli oli vergini di oliva (-6,4%).
Infine, occorre segnalare la riduzione delle giacenze di olio EVO di origine UE, dato in controtendenza rispetto alle rilevazioni degli ultimi mesi.
La foto di apertura è di Olio Officina
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