Economia

Lo stato del comparto oleario italiano aggiornato al 24 giugno

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori sono 24.217, con un totale 26.322 stabilimenti attivi. Le tonnellate di oli da olive in giacenza sono 322.590, con una riduzione del 1,6% rispetto al 17 giugno scorso (327.708 t). Le giacenze di olio continuano a essere molto alte, superiori di oltre un terzo rispetto all'1 luglio 2019 (+36,4%)

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario italiano aggiornato al 24 giugno

Lo stock di olio detenuto in Italia il 24 giugno 2020 ammonta a 322.590 tonnellate, di cui il 70,2% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (EVO). Nell’ambito dell’olio EVO, il 59,2% (134.101 t) è di origine italiana e il 34,0% è di origine UE. Marginali gli stock di olio extra UE (8.141 t) e di oli blend (7.271 t).

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

Oltre la metà della giacenza nazionale di olio di oliva (55%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (36,3% e 10,6%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 16,5% delle giacenze nella provincia di Bari, il 9,3% in quelle di Barletta-Andria-Trani e Perugia.

[1] L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 3 Regioni (Puglia, Toscana, Calabria) hanno in giacenza il 61,5% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano i due terzi dell’olio detenuto in Italia (66,9%). Tra queste troviamo 5 province del centro nord: Perugia, Lucca, Imperia, Firenze e Siena.

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di DO presenti (47), su un totale di 15,3 milioni di litri di olio DO in giacenza, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 55,4% e le prime 20 denominazioni il 97,1% del totale delle DO in giacenza.

Nel complesso l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 4,4% del totale presente in Italia e costituisce il 6,2% dell’olio EVO stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 37.832 tonnellate, quasi esclusivamente EVO (99,7%). È un dato rilevante in quanto l’EVO Bio costituisce il 16,7% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia.

Variazioni in giacenza rispetto all’1 luglio 2019

Rispetto all’1 luglio 2019, le giacenze di olio risultano nel complesso superiori del 36,4%. Tale differenza è da attribuire prevalentemente alle variazioni di giacenza dell’olio EVO in generale e di quello italiano, in particolare. Infatti, rispetto al 1° luglio 2019, lo stock di olio EVO italiano è maggiore per una quantità pari a oltre 52mila tonnellate (+64,3%).

Da evidenziare gli incrementi delle giacenze di olio di sansa di oliva (+38,2%) e di olio di oliva lampante (+19,4%).

Molto elevata rispetto alla stagione di molitura e all’anno precedente è la giacenza di olio in attesa di classificazione (+47,5%).

Variazioni in giacenza rispetto al 17 giugno 2020

Rispetto al 17 giugno 2020, è stata registrata una leggera riduzione delle giacenze (-1,6%). La riduzione delle giacenze di olio EVO (-1,9%) è dovuta principalmente alla riduzione degli stock di olio EVO di origine italiana (-1,8%). Da segnalare anche la riduzione delle giacenze di olio di sansa di oliva (-1,4%) e di olio di olio di oliva e raffinato (-2,4%).

La foto di apertura è di Olio Officina

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