Economia

Lo stato del comparto oleario italiano aggiornato al 7 ottobre

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell’olio, gli operatori sono 24.217, su un totale di 26.322 stabilimenti attivi, dove sono in giacenza 257.421 tonnellate di oli da olive, con riduzione del 1,1% rispetto al 30 settembre scorso (260.168 t). Le giacenze di olio continuano a essere molto alte, superiori del 46,0% rispetto al 30 settembre 2019

Olio Officina

Lo stato del comparto oleario italiano aggiornato al 7 ottobre

Lo stock di olio detenuto in Italia il 7 ottobre 2020 ammonta a 257.421 tonnellate, di cui il 70,6% è rappresentato da olio extra vergine di oliva (Evo).

Nell’ambito dell’olio Evo, il 51,2% (92.935 t) è di origine italiana e il 40,1% è di origine UE.

Sono marginali gli stock di olio extra UE e di oli blend.

Olio di oliva detenuto in Italia

Dove si trova fisicamente l’olio in Italia?

La metà della giacenza nazionale di olio di oliva (50%) è presente nelle regioni del Sud Italia, con il significativo contributo delle regioni Puglia e Calabria (31,5% e 10,3%, rispettivamente). A livello provinciale, da segnalare il 16,1% delle giacenze nella provincia di Bari, il 10,1% in quella di Perugia e il 7,2 nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

1 L’allocazione delle Regioni nelle aree geografiche segue lo schema ISTAT: Nord: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna; Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio; Sud: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Isole: Sicilia, Sardegna

A livello regionale, le prime 3 Regioni (Puglia, Toscana, Umbria) hanno in giacenza il 59,1% dell’intera giacenza nazionale.

La distribuzione provinciale mostra una significativa concentrazione degli stock di olio: nelle prime 10 province si concentrano oltre i due terzi dell’olio detenuto in Italia (67,1%). Tra queste troviamo 5 province del centro nord: Perugia, Lucca, Siena, Firenze e Imperia.

Quali oli in Italia?

Nonostante il gran numero di DO presenti (47), su un totale di 9,4 milioni di litri di olio DO in giacenza, la DOP Terra di Bari da sola rappresenta il 58,9% e le prime 20 denominazioni il 97,2% del totale delle DO in giacenza.

Nel complesso l’olio a DOP/IGP in giacenza è pari al 3,4% del totale presente in Italia e costituisce il 4,8% dell’olio EVO stoccato.

La giacenza totale di “olio extra vergine di oliva” e di “olio vergine di oliva” da agricoltura biologica risulta pari a 27.121 tonnellate, quasi esclusivamente EVO (99,7%). È un dato rilevante in quanto l’EVO Bio costituisce il 14,9% dell’EVO complessivamente detenuto in Italia.

Variazioni in giacenza rispetto al 30 settembre 2019

Rispetto al 30 settembre 2019, le giacenze di olio risultano nel complesso superiori del 46,0%. Tale differenza è da attribuire prevalentemente alle variazioni di giacenza dell’olio EVO in generale (+65,8%) e di quello italiano, in particolare. Infatti, rispetto al 30 settembre 2019, lo stock di olio EVO italiano è maggiore per una quantità pari a 45.380 tonnellate (+95,4%).

Da evidenziare le maggiori quantità in giacenze di olio di oliva lampante (+51,4%), di olio di sansa di oliva (+15,5%) e di olio di oliva e raffinato (+18,0%).

Variazioni in giacenza rispetto al 30 settembre 2020

Rispetto al 30 settembre 2020, è stata registrata una riduzione delle giacenze (-1,1%). La riduzione delle giacenze di olio EVO (-1,8%) è dovuta alla riduzione degli stock di olio EVO di origine italiana (-2,3%) e di origine UE (-1,9%).

Non sono state osservate variazioni sostanziali per le altre categorie di oli.

In apertura, foto di Giorgio Sorcinelli ©

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