Economia

Quanto olio si produrrà

Secondo Gea Westfalia Separator, la produzione mondiale stimata di oli da olive sarebbe di 2,6 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda le zone di produzione, il pianeta conta attualmente su 47 paesi produttori, a seguito dell’ingresso in campo di Armenia e Namibia. Sono invece 110 i paesi consumatori, tra i quali i maggiori Italia, Spagna, Grecia e Stati Uniti

Olio Officina

Quanto olio si produrrà

Abbiamo già affrontato il tema delle stime, pubblicando lo scorso 12 settembre, il resoconto sui Paesi del Mediterraneo redatto da Adriano Caramia (QUI). Ora vi riportiamo il resoconto delle prduzioni moniali, riguardanti l’olivagione che verrà.

Il documento che pubblichiamo si fonda sulla capacità, da parte di GEA Westfalia Separator Ibérica, di relazionarsi con diversi Paesi del mondo. Anche se le stime restano pur sempre tali, tutte da verificare, e sempre aperte all’imprevisto, è utile comunque cercare di capire su quale ordine di misura ci si sta avviando.

La produzione mondiale campagna di produzione ha raggiunto 2.618.000 tonnellate nella prossima stagione 2014-2015. Questo, appunto, secondo un rapporto del Centro Internacional de Excelencia para Aceite de Oliva di GEA Westfalia Separator Ibérica.

La Spagna – secondo questo rapporto – registra un calo della produzione del 47% rispetto all’anno precedente, in quanto produrrà circa 960.000 tonnellate, che rappresenteranno il 36% della fornitura internazionale di olio d’oliva. La scorsa stagione il settore dell’oliva spagnolo copriva il 55% della produzione totale mondiale di olio di oliva con un totale di 1,8 milioni. Ora, tali dati sono dovuti al notevole calo della produzione previsto in aree come la provincia di Jaén.

La relazione completa è molto importante per l’industria a causa delle sue vaste fonti di informazione come hanno collaborato stesse associazioni più di 50 ulivi, università e gruppi di ricerca provenienti dai cinque continenti.

Ciò che emerge dall’indagine proposta da GEA Westfalia Separator Ibérica, è il significativo aumento della produzione in Italia, che ha raggiunto 450.000 tonnellate grazie ai buoni raccolti nelle zone della Puglia, Abruzzo, Umbria e Campania. Così, l’Italia aumenterebbe la sua produzione di olio d’oliva del 15% rispetto alla stagione precedente, che non ha raggiunto valori molto elevati in questo paese.

Anche in Grecia, dopo diversi anni di calo, si prevedono buone performance, facendo leva su aree come Laconia, Creta e Kalamata. L’incremento della produzione rispetto allo scorso anno sarà di circa il 18 per cento.

Le previsioni indicano invece una tendenza al ribasso in paesi come il Marocco, dove si prevede una diminuzione della produzione di oltre il 25%, soprattutto per la perdita di una parte del raccolto a causa della siccità nelle aree di Marrakech e Beni Metal. Qualcosa di analogo si registra anche negli Stati Uniti, come pure in Nuova Zelanda e Cile, dove si avranno cali della produzione rispettivamente del 19, 25 e 12 per cento.
La causa è da imputare agli andamenti climatici, come nel caso della la mancanza di pioggie nel sud della California, o la grave siccità nella South Island della Nuova Zelanda, s sempre la mancanza di pioggia anche a nord di Santiago del Cile.

Per ciò che concerne invece la Tunisia e la Turchia, queste mantengono la produzione in linea con la passata stagione, mentre il Portogallo migliora la propria produzione con un incremento del 5%, preparandosi a raggiungere quota 200 o 300.000 tonnellate.

Nel complesso, durante la campagna 2014/15, ci sarà un offerta disponibile complessivo di olio d’oliva al mondo, inferiore del 20% rispetto alla precedente produzione.

Per quanto riguarda le zone di produzione di olio d’oliva, il pianeta ha attualmente 47 paesi produttori a seguito delle recenti aggiunte di Armenia e Namibia. D’altra parte, il prodotto è consumato in 110 paesi, i maggiori consumatori globali sono l’Italia, la Spagna, la Grecia e Stati Uniti.

LEGGI ANCHE

Nuova olivagione, le stime

GEA Westfalia Separator Ibérica, la filiale per la Spagna e il Portogallo di GEA Westfalia Separator Group, è leader mondiale nella tecnologia di separazione meccanica. Fondata nel 1966, la controllata iberica ha uffici a Granollers, Lisbona e Ubeda. Dal punto di vista internazionale, oltre a guidare il settore dell’olio d’oliva, si occupa anche della riqualificazione e riprogettazione di attrezzature per tutte le applicazioni (latte, biotecnologie, vino, antibiotici, succhi di frutta, formaggi, ambiente, petrolio vegetali, energia, navale) e riparazione decanter per i cinque continenti

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia