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Come è andata l’olivagione 2024 tra valle del Belice e monrealese

La raccolta 2024 - sostiene Mario Di Lorenzo, di Feudo Disisa - è stata caratterizzata da una contrazione produttiva determinata da una significativa riduzione delle precipitazioni e da temperature medie più alte. È stato necessario anticipare la raccolta per ottenere oli di grande qualità, in linea con gli anni precedenti, e con una maggiore concentrazione polifenolica

Olio Officina

Come è andata l’olivagione 2024 tra valle del Belice e monrealese

Mario Di Lorenzo, patron di Feudo Disisa, è soddisfatto: “Abbiamo lavorato con grande attenzione per preservare al meglio l’integrità degli uliveti, utilizzando tecniche di agricoltura sostenibile e rispettando i ritmi della natura”.

È stata un’annata calda, con scarse precipitazioni, che ha di fatto accelerato il processo di maturazione delle olive, anticipando la campagna di circa una settimana. Nell’areale compreso tra la Valle del Belice e il monrealese, dove la famiglia Di Lorenzo custodisce alberi ultracentenari, la raccolta ha preso il via il 25 di settembre nell’uliveto biologico di Cerasuola che, grazie a un apparato radicale molto esteso e a una maggior resilienza, è riuscito a contenere al meglio gli effetti della mancanza di precipitazioni atmosferiche.

Si è proseguito, poi, con la cultivar di Nocellara, che ha registrato una minore produzione (pari al 15%) e con la Biancolilla, con un riscontro analogo rispetto agli anni precedenti, grazie anche alla naturale capacità di resistere a situazioni di prolungata siccità.

Gli oli ottenuti sono caratterizzati da una bassissima acidità e da una concentrazione di polifenoli che garantiranno la perfetta durata nel tempo dell’olio, con tutte le sue caratteristiche ed i suoi aromi iniziali. Un patrimonio significativo, arricchito nel corso degli anni dall’inserimento di nuovi impianti, per una piantumazione complessiva che oggi supera i 90 ettari.

“Malgrado il calo produttivo, dalle prime moliture effettuate possiamo ritenerci alquanto soddisfatti – ha sottolineato Mario Di Lorenzo – per la sanità delle olive e per l’eccellente qualità della produzione”.

 

Si ringrazia per la notizia e le foto Antonio Sunseri

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