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Cosa si sono detti l’Icqrf e il Consiglio oleicolo internazionale

Per quanti non lo sapessero, l’acronimo Icqrf sta per Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi nei prodotti alimentari. La delegazione italiana ha incontrato i vertici del Coi per rafforzare la collaborazione tra i due enti ed esportare nel contempo quello che è considerato universalmente il cavallo di battaglia delle istituzioni italiane: la lotta alle frodi

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Cosa si sono detti l’Icqrf e il Consiglio oleicolo internazionale

Una collaborazione internazionale che miri alla formazione continua di team di esperti nel campo della chimica dell’olio da olive, dell’analisi sensoriale e della diffusione delle informazioni. Sono stati questi i temi discussi in un incontro bilaterale tra il Dipartimento dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi nei prodotti alimentari (Icqrf) del Ministero delle Politiche agricole italiano e la Segreteria esecutiva del Coi a Madrid.

La delegazione italiana era guidata da Felice Assenza, capo Dipartimento, accompagnato da Emilio Gatto, direttore generale, e dagli alti dirigenti e funzionari dell’Icqrf, i quali sono stati accolti nella sede del Coi a Madrid da Abdellatif Ghedira, direttore esecutivo, e da Jaime Lillo, vice direttore esecutivo. La delegazione italiana è stata in seguito raggiunta da Mercedes Fernandez, capo dell’Unità di standardizzazione e ricerca, Mounir Fourati, responsabile della Direzione relazioni esterne, Eduardo Muela, capo Dipartimento Affari legali, e da Michele Bungaro, capo Dipartimento dell’Osservatorio. All’incontro hanno partecipato anche Nicola Carbone, addetto commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Madrid e Andoni Olano, assistente del direttore esecutivo del Coi.

Lo scopo principale dell’incontro? Identificare e condividere gli obiettivi per l’applicazione di norme antifrode comuni nel settore dell’olio da olive. “Sfruttando”, ha affermato il capo del dipartimento Assenza, “tracciabilità del prodotto e sistema di verifica, che per l’olio d’oliva rappresentano oltre il 50% dei controlli effettuati in Italia”.

Ghedira ha ringraziato la delegazione Icqrf, aggiungendo che “i temi affrontati nell’incontro sono delineati nel primo articolo dell’Accordo internazionale sull’olio d’oliva e le olive da tavola per gli obiettivi di standardizzazione e ricerca”. Sottolineando la profondità e la qualità dei contenuti affrontati, Ghedira ha anche affermato di apprezzare l’iniziativa di Felice Assenza e che il Segretariato esecutivo sosterrà tutte le azioni per migliorare la qualità dell’olio d’oliva e facilitare il commercio internazionale.

Il direttore esecutivo del Coi Ghedira ha annunciato inoltre che condividerà la proposta con i membri interessati per discutere gli assi per la futura cooperazione per condividere i metodi e gli strumenti per l’individuazione delle frodi e la tracciabilità dei prodotti con tutti i membri. Il Coi è l’unica organizzazione internazionale e intergovernativa al mondo nel settore dell’olio da olive e delle olive da tavola, creato a Madrid, in Spagna, nel 1959, sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

L’Icqrf del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, con sede a Roma, vanta 19 uffici ispettivi regionali, sei laboratori chimici accreditati e 720 ispettori, con una presenza chiave su tutto il territorio italiano. La delegazione istituzionale in visita al Coi comprendeva inoltre Paolo Tolomei, capo Unità PREF 3, Valentina Di Bona, capo Unità VICO 4, Marina Fiori, avvocato e dirigente, Fabrizio Gualtieri, avvocato e dirigente, Barbara Catizzone, alto ufficiale, e Domenico Vona, alto ufficiale.

Nella foto di apertura (da sinistra): Felice Assenza e Abdellatif Ghedira. Fonte: Consiglio oleicolo internazionale

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