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È Francesco Lollobrigida il neoministro all’agricoltura, con l’inedita delega alla sovranità alimentare

Il deputato laziale di Fratelli d'Italia al comando del Ministero delle Politiche agricole. È il quarantaduesimo di una lunga lista iniziata dal democristiano Antonio Segni il 14 luglio 1946. Succede a Stefano Patuanelli

Olio Officina

È Francesco Lollobrigida il neoministro all’agricoltura, con l’inedita delega alla sovranità alimentare

Nato a Tivoli nel 1972 e laureato in giurisprudenza, il cognome non lascia adito a dubbi: è il nipote della celeberrima attrice Gina Lollobrigida.

Da capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, ora sarà impegnato in prima persona sul fronte dell’agricoltura, nelle vesti di ministro.

Sul proprio profilo Twitter si presenta come “patriota” e, d’altra parte, l’inedita e inconsueta delega alla sovranità alimentare ci fa ben comprendere lo spirito di questa proclamazione nel ruolo di patriota.

Ci si chiede ora se tutto si dovrà svolgere nel chiuso dei soli confini nazionali, nella stringente e soffocante logica del Km 0 e in regime autoarchico, o se ci sarò spazio anche per le importazioni di cibo dall’estero, visto che non siamo autosufficienti come materie prime alimentari, e non solo per l’esportazioni. D’altra parte, il libero mercato si fonda proprio sugli scambi commerciali.

Lollobrigida è un politico di lungo corso. Militante del Fronte della Gioventù, muove i primi passi insieme con Giorgia Meloni e con la sorella maggiore di lei, Arianna, con la quale è sposato.

Le reazioni alla nomina del ministro Lollobrigida

(Aggiornamento del 22 ottobre 2022)

Una azione politica forte su Nutriscore e regolamento Ue fitofarmaci

Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, auspica “che il nuovo Governo dia al settore agricolo il giusto peso nella vita del Paese. I gravi problemi economici che stanno investendo l’Italia – ha dichiarato – non risparmiano l’agricoltura, anzi, è proprio questo settore che sta pagando uno dei prezzi più alti, stretto tra gli aumenti delle materie prime e dell’energia e dal contrasto degli aumenti per i consumatori. Se si ferma l’agricoltura – prosegue nelle sue considerazioni Fini – si rischia di far frenare tutta la filiera agroalimentare del Made in Italy. Occorre una politica forte a Bruxelles, che contrasti in primis l’introduzione di uno strumento inutile e dannoso come il Nutriscore”. Così, nel solco della transizione ecologica, l’organizzazione agricola chiede che non si penalizzi il solo settore agricolo, “come rischia invece di avvenire con la proposta di regolamento Ue sui fitofarmaci, che noi bolliamo come inaccettabile’’.

 

La foto di apertura è tratta dal profilo social del neo ministro Francesco Lollobrigida 

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