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Il Marocco dell’olio: premiati i migliori extra vergini

Una giuria internazionale, composta da nove esperti, ha decretato i vincitori del Trophée Premium Volubilis Extra-Vierge Maroc, giunto alla sua quattordicesima edizione. Il concorso, nato dalla collaborazione tra Agro-pole Olivier e i professionisti del settore, quest’anno ha visto la partecipazione di ventuno marchi provenienti dalle zone maggiormente vocate all’olivicoltura con l’obiettivo di promuovere la cultura e la qualità dell’Evo marocchino

Olio Officina

Il Marocco dell’olio: premiati i migliori extra vergini

Il Trophée Premium Volubilis Extra-Vierge Maroc è nato nel 2007 dalla sinergia tra l’Agro-pole Olivier Ena Meknes e i professionisti dell’olio da olive marocchino.

Il riconoscimento vuole premiare i produttori per il loro lavoro, proiettandoli in un contesto più ampio e con l’obiettivo di promuovere la qualità dell’extra vergine confezionato in Marocco, sia sul mercato nazionale sia su quello internazionale.

Il concorso è aperto ai produttori dei migliori oli Evo sotto la responsabilità di un panel di degustazione con esperti provenienti da più Paesi.

Noureddine Ouzzani, promotore e organizzatore del Trophée Premium Volubilis Extra-Vierge Maroc, vede in questo contest l’opportunità per incentivare i produttori a investire in una qualità superiore dei loro oli, e, al tempo stesso, la possibilità di promuovere l’armonizzazione del gusto attraverso la combinazione data dalle caratteristiche qualitative dell’extra vergine e il profilo sensoriale.

Questa edizione, svoltasi in videoconferenza con collegamento dai principali laboratori e aziende europee di distribuzione e commercializzazione dell’olio da olive, dal 9 al 15 marzo, è stata organizzata con il sostegno della Fondazione Route of the Olive Tree across the Mediterranean, l’Associazione Aipol, la sponsorizzazione del Gruppo Pieralisi, Mercacei e Olio Officina.

La giuria del concorso si è composta da nove esperti appartenenti a giurie internazionali, provenienti da Italia, Francia, Germania e Brasile.

Quest’ultimi rappresentano i Paesi ospitanti le più importanti aziende di distribuzione e gruppi di acquisto di olio da olive in Europa e negli Stati Uniti d’America, come le aziende italiane Turri e Monini, con un programma annuale di commercializzazione, rispettivamente, di 60.000 T e di 120.000 T di olio da olive.

La scelta di questi Paesi si è basata sulle opportunità dei loro mercati per l’olio da olive marocchino di qualità.

Allo stesso modo, la scelta della giuria, e la partecipazione dei grandi operatori internazionali del settore oleario, permette di far scoprire ai partner internazionali, in un quadro professionale, la qualità Premium dell’olio marocchino, sottolinea Noureddine Ouazzani.

L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di ventuno marchi di olio finalisti provenienti dalle principali zone olivicole del Marocco: cooperative, piccoli/medi produttori e i principali gruppi industriali marocchini di olio di Meknes, Fez, Essaouira, Oujda, Nador, Taounate, Marrakech, Bni Mellal e Sefrou.

Così, nella categoria “Fruttato intenso”, la giuria ha assegnato il Ramo d’oro, primo premio, all’olio da olive Chellah della società Ferme Tazi.

Il ramo d’argento, secondo premio, è stato assegnato all’olio da olive Domaine De Kalea dell’azienda Lesieur Cristal.

Nella categoria “Fruttato medio”, la palma d’oro è assegnata all’olio d’oliva Km15 dell’azienda Km15.

Il ramo d’argento va all’olio da olive Tihli La Corsee dell’azienda Tihlima.

Nella top ten dei migliori extra vergini del Trophée Premium Volubilis Extra-Vierge Maroc troviamo:

Les Oliviers De Chellah di Ferme Tazi, Domaine De Kalea di Lesieur Cristal, Tihli La Corsée di Tihlima, Domaine De La Zouina di Olivinvest, Olealyse di Oleastre, Legende di Olea Capital, Km15 di Km15, Oliva di Aldahra, Akalia di Iskla e Terra Authencia di Chania.

Durante la presentazione dei risultati, la dottoressa Franca Camurati, esperta internazionale in degustazione e presidente della giuria, ha sottolineato che il Marocco ha fatto un grande progresso nel miglioramento della qualità dell’olio, riuscendo a sviluppare una personalità che lo rende riconoscibile, in particolare quello derivante dalla varietà Picholine marocchina.

I membri della giuria hanno sottolineato la particolarità e la diversità della qualità dell’olio da olive marocchino che può imporsi sul mercato europeo e americano.

Il Trophée Premium Volubilis Extra-Vierge Maroc è diventato negli anni un vero e proprio strumento per la promozione, a livello internazionale, dell’olio di qualità.

Far conoscere e riconoscere la qualità dell’olio marocchino è uno degli obiettivi che l’Agro-pole Olivier intende raggiungere.

Vent’anni fa, il Marocco era conosciuto soprattutto per i suoi oli di scarsa qualità, caratterizzati soprattutto da ossidazione e acidità.

In tutti questi anni di continuo lavoro, l’Agro-pole Olivier ha contribuito a promuovere il potenziale qualitativo dell’olio da olive attraverso varie attività, ha spiegato il Dr. Noureddine Ouazzani.

Focus sul consumo di olio da olive

Secondo il Consiglio Oleicolo Internazionale, Coi, la produzione mondiale di olio da olive per la campagna 2021-2022 è stimata a circa 3.098.500 tonnellate, con un aumento del 2,9% rispetto alla campagna precedente.

Le importazioni e le esportazioni sono stimate rispettivamente a più di un milione di tonnellate.

Il consumo mondiale potrebbe raggiungere 3.214.500 tonnellate, il che implicherebbe un aumento del 2,9% rispetto alla stagione precedente.

Il consumo mondiale di olio da olive è aumentato di più del 96% tra le stagioni 1990/91 e 2021/2022.

Il commercio durante la campagna 2020/21 (ottobre 2020 – settembre 2021) nei principali mercati dell’olio mostra un aumento, rispetto allo stesso periodo della campagna precedente, del 18% in Russia, dell’1% in Canada e del 2% in Brasile.

Le importazioni americane hanno raggiunto 410.000 tonnellate di olio d’oliva nella campagna 2020/2021, che rappresenta un aumento del 30,5% rispetto alla quantità importata nel 2015/2016, quando le importazioni erano 314.000 tonnellate.

Nella stagione 2020/2021, il 31,8% delle importazioni statunitensi proviene dall’Italia.

La Tunisia è il secondo paese che ha esportato più olio da olive verso il mercato americano durante la campagna precedente con 45.047 tonnellate e il 23,85% del totale, e al terzo posto è collocata la Spagna, che tra ottobre 2020 e marzo 2021, ha esportato 42.141 tonnellate, rappresentando il 22,31% del totale.

Il consumo annuo pro-capite è eterogeneo tra i principali paesi produttori: in Grecia il consumo è di 11,5 kg; in Spagna di 10,6 kg, in Italia di 7,5 kg, a Cipro di 6,7 kg e in Portogallo di 5,5 kg.

In Marocco si attesta sui 4 kg.

La Francia ha un consumo pro-capite di 1,7 kg. Data la debolezza della produzione, la Francia importa il 90% dell’olio che consuma.

Così, il consumo di olio da olive nell’Unione europea raggiunge appena 2,9 kg per abitante all’anno. Negli Stati Uniti d’America il consumo è di circa 1,5 kg per abitante.

Uno sguardo generale ci porta a riconoscere che solo il 5% della popolazione mondiale consuma olio da olive.

L’olio marocchino deve riuscire a cogliere le opportunità inerenti all’aumento dei consumi per poter diventare sempre più competitivo.

Si ringrazia per la foto all’interno e in apertura il Dr. Noureddine Ouzzani

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