Il passaggio di testimone in Ais tra Maietta e Camilli
Non solo il vino, è fondamentale anche per la formazione e la comunicazione in materia di olio extra vergine di oliva. L'Associazione italioana sommelier guarda oggi al futuro, all’insegna di un'ulteriore crescita, a beneficio di un sodalizio ormai consolidato da 57 anni di esdperienza maturata sul campo, con la consapevolezza di camminare sulle solide fondamenta erette in passato
Abbiamo già avuto modo di segnalare ai nostri lettori l’elezione del nuovo presidente nazionale dei Sommelier Ais. Dopo dopdici anni alla guida dell’organizzazione di assaggiatori, c’è un passdaggio di consegne. Per coloro che si occupano di oplio extra vergine di oliva, il contriubuto che l’Associazione italiana sommelier ha dato in tutti questi anni è stato molto impoprtante, perché l’olio, va pur precisato, ha bisogno di un compagno di viaggio importante e prestigioso qual è appunto il vino. D’altra parte l’Ais ha una sua anzianità, fondata nel 1965 a Milano, ha molto da insegnare, sulle strategie di comunicazione e su ogni altro aspetto legato soprattutto alla formazione.
Ecco allora il neo eletto Sandro Camilli, esprimere “riconoscenza e gratitudine al presidente Antonello Maietta, oltre che al precedente gruppo di dirigenti dell’Associazione per l’ottimo lavoro svolto negli anni passati”.
“Abbiamo ricevuto un’eredità importante e particolarmente ampia – ha precisato Camilli – e ci teniamo a proseguire nella direzione che è stata intrapresa, oltre che nella valorizzazione di tutto ciò che è stato costruito in questi anni. Sono onorato di aver ricevuto questo incarico e farò di tutto per essere all’altezza di una sfida cosi impegnativa. Di certo cercherò di trarre il meglio dal nuovo gruppo dirigente e ascolterò i consigli e i suggerimenti dei Soci che, come ho sperimentato nella mia precedente esperienza di presidente regionale dell’Umbria, mi hanno sempre sostenuto e spinto a guardare lontano”.
Sandro Camilli, in una ideale staffetta, ha ricevuto il testimone da Antonello Maietta.
Il ruolo di presidente nazionale di una rrealtà associativa di così grande successo implica una grande responsabilità. I risultati conseguiti sono encomiabili.
Sono molte le iniziative introdotte all’interno dell’associazione dal presidente uscente Maietta. Per ricordarne solo alcune, vi è la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, che può contare sul Protocollo d’Intesa siglato col Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Cultura, e Ministero dell’Istruzione, nonché della partnership con la Rai; il progetto editoriale Vitae, che comprende la nuova rivista trimestrale e la guida, edite integralmente dall’associazione; lo sbarco social e la nascita della grande community digitale di Ais; la nuova sede nazionale a Milano, in via Ronchi, che è una grande e accogliente casa per tutti i sommelier Ais, luogo polivalente e versatile concepito per offrire il meglio della formazione eno e oleo gastronomica.
In apertura, da sinistra: il presidente Antonello Maietta insieme con il neopresidente eletto Sandro Camilli; foto Ais
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