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L’olio sposa l’arte. Salov inaugura le cisterne d’autore

In tutto sono cinque i silos sui quali è intervenuto Giulio “Rosk” Gebbia, l’artista di fama mondiale che nel tempo di circa un mese ha completato l’opera intitolata Tra cielo, olio e terra. "“Sono convinto – ha affermato l'ad Fabio Maccari – che occorra rendere i siti industriali sempre più vivibili, sia per coloro che ci lavorano, sia per il territorio che li ospita, in modo che l’impatto con il paesaggio sia il migliore possibile”

Olio Officina

L’olio sposa l’arte. Salov inaugura le cisterne d’autore

Abbiamo sempre sostenuto che la bellezza deve essere un obiettivo costante cui aspirare. Ed è quel che ha fatto in Toscana il Gruppo Salov, noto ai consumatori per i marchi Sagra e Filippo Berio.

L’impresa olearia, leader nella produzione e distribuzione di oli alimentari a livello mondiale, nell’ultimo periodo si è impegnata con grande determinazione nel favorire l’introduzione di un nuovo modo di presentare l’olio, raccontandolo, evocandone la bellezza attraverso l’arte.

Ed è con questo spirito che lo scorso 18 settembre – nella sua sede operativa di Massarosa, alle porte di Lucca, collocata proprio all’interno della zona pre-parco Migliarino San Rossore, là dove si scorge alla vista il lago di Massaciuccoli – Salov ha dato il via alla realizzazione di un’opera affidata a un celebre artista, con l’impegno di trasformare cinque delle cisterne del proprio sito produttivo in vere e proprie ‘tele libere a cielo aperto’ in grado di integrarsi in perfetta armonia con il paesaggio circostante, in modo da contribuire a portare arte e bellezza sia all’interno, sia all’esterno del sito produttivo.

L’opera, che ha impegnato lo street artist Giulio “Rosk” Gebbia per ben cinque settimane, consiste nella decorazionedelle cinque cisterne destinate al raccoglimento delle acque derivanti dal processo di lavorazione degli oli, trasformandole in vere e proprie opere d’arte.

L’artista, conosciuto con il nome Rosk, è molto famoso per diverse sue opere, tra cui il murales dedicato ai giudici Falcone e Borsellino, realizzato a Palermo insieme con il collega Loste.

Le cinque cisterne in vetroresina – alte circa 10 metri, con un diametro di 4 metri – sono state lavorate con la tecnica dei graffiti che combina la pittura figurativa con la street art. Le immagini rappresentate riprendono gli elementi iconici che contraddistinguono l’azienda, con i suoi brand storici Filippo Berio e Sagra.

C’è il volto di Filippo Berio, padre fondatore del brand premium dell’azienda, con oli esportati oggi in quasi ottanta paesi al mondo.

C’è la firma originale di Filippo Berio, che si trova sulle etichette di tutti i prodotti del brand.

E c’è l’immagine delle due bottiglie Filippo Berio e Sagra; come pure l’albero di ulivo doratoche contraddistingue le etichette a marchio Filippo Berio destinate al mercato italiano.

Soddisfatto Fabio Maccari, addel Gruppo Salov: “vedere l’opera finita mi riempie di orgoglio”, ha detto. “Sono convinto – ha aggiunto – che occorra rendere i siti industriali sempre più vivibili, sia per coloro che ci lavorano, sia per il territorio che li ospita, anche per fare in modo che l’impatto sia il migliore possibile sull’ambiente circostante”.

“L’intervento artistico – ha chiarito Maccari – contribuisce ad arricchire il polo aziendale che vede nello stabilimento di Massarosa, oltre che nella Villa Filippo Berio a Vecchiano, un nucleo dove l’olio di oliva è al centro di tutto”.

“L’opera realizzata da Giulio “Rosk” Gebbia – ha sostenuto l’ad Maccari – è solo uno dei tanti tasselli di un più ampio progetto di sostenibilità che l’azienda sta portando avanti a partire da una serie di attività concrete in ambito ambientale, sociale e commerciale”.

Anche l’artista Gebbia ha apprezzato le condizioni nelle quali ha lavorato nel corso delle cinque settimane: “Lavorare a questo progetto, in un sito industriale, immerso nella natura e a bordo di un lago è stato bellissimo”, ha detto. “Con l’opera che ho realizzato – Tra cielo, olio e terra– speriamo di aver contribuito a rendere le cisterne ancora più integrate con l’ambiente circostante. Durante i lavori di realizzazione dell’opera ad accompagnarmi erano gli aironi cinerini, oltre ad altri uccelli tipici del lago di Massaciuccoli, segno evidente che il sito produttivo di Salov è di per sé già fortemente inserito nel paesaggio. Sapere che i lavoratori, come tutti i collaboratori esterni, italiani e internazionali del gruppo, possano ammirare l’opera e cogliere questo spirito naturale, mi riempie il cuore”, ha concluso Giulio “Rosk” Gebbia.

Il Gruppo Salov – si legge in una nota diffusa da Aida Partners – nasce nel lontano 1919, dalla volontà della figlia di Filippo Berio, Albertina, oltre al contributo di alcuni industriali toscani che insieme portarono avanti il progetto di Filippo Berio: essere promotori della qualità dell’olio di oliva nel mondo.

Il gruppo ha sede a Massarosa, in provincia di Lucca, ed è tra le più grandi aziende del settore oleario con un fatturato netto consolidato nel 2019 di circa 275 milioni di euro e 91 milioni di litri venduti. Dal 2015 fa parte del Gruppo Bright Food.

Il Gruppo Salov, presente da sempre sul mercato italiano con il famoso marchio Sagra, ha lanciato per la prima volta in Italia a fine 2019 il marchio Filippo Berio, storico brand già presente in tutto il mondo e attualmente leader di mercato in USA e UK e Russia, oltre che in Belgio, Olanda e Svizzera. In Italia, Filippo Berio è presente con una gamma dedicata, capace di rispondere a un consumatore sempre più esigente in termini di qualità e soprattutto di tracciabilità e sostenibilità. Grazie al Metodo Filippo Berio, infatti, ogni fase del processo produttivo è tracciata e certificata a partire dal campo e dall’applicazione delle tecniche di produzione integrata.

Si ringrazia, per la notizia e le foto, Chiara Bellomi

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