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La Spagna agricola punta sui giovani

Con il contributo della nuova Politica Agricola Comune, Pac, per il periodo 2023-27 si prevede l’incorporamento di circa sedicimila giovani in attività del settore agroalimentare. Per facilitare la realizzazione di progetti che favoriscano il ricambio generazionale, il ministro dell’agricoltura Luis Planas chiede la collaborazione degli attori del comparto, dalle organizzazioni professionali agli imprenditori

Olio Officina

La Spagna agricola punta sui giovani

Il ministro dell’agricoltura, Luis Planas, ha assicurato che l’inserimento dei giovani agricoltori nel comparto agricolo e dell’allevamento è un elemento chiave per realizzare un modello per il futuro, stimando che nel periodo 2023-2027, circa sedicimila giovani potrebbero essere inseriti in attività di questa natura, grazie soprattutto al sostegno della nuova Politica Agricola Comune.

I giovani avranno strumenti importanti per avviare la loro attività imprenditoriale nel settore agricolo e ha chiesto la collaborazione di tutti gli attori, come le organizzazioni professionali agricole, per “rendere più facile per i giovani l’avvio di un nuovo progetto imprenditoriale, non solo con i finanziamenti, ma anche con l’esperienza che i professionisti possono fornire e superare così una delle grandi sfide che la campagna spagnola deve affrontare, ovvero il ricambio generazionale”.

In occasione della cerimonia di consegna del Premio Giovane Agricoltore 2022, tenutasi nell’ambito dell’ottavo congresso dei Giovani Agricoltori, Planas ha rimarcato il valore dei progetti presentati, capaci di contribuire nel rendere la produzione agricola e zootecnica più moderna e sostenibile attraverso l’innovazione e strumenti digitalizzati.

Per il ministro, “i vincitori del premio dimostrano non solo la realtà attuale, ma anche quella futura del settore agricolo spagnolo”.

Tra gli strumenti a disposizione dei giovani, è stato sottolineato il sostegno della nuova Pac, che osserva un piano strategico concordato tra il governo spagnolo, le comunità autonome, le organizzazioni agricole e le cooperative agroalimentari per realizzare un’agricoltura più innovativa, più digitale e più impegnata nel ricambio tra generazioni.

Sono stati quindi aumentati gli aiuti complementari per i giovani e gli aiuti all’incorporazione. In particolare, più di 220 milioni di euro saranno destinati ad aiuti specifici per i giovani, l’importo più elevato stanziato per questo obiettivo nei sessant’anni di storia della Pac e il 50% in più rispetto al periodo precedente. Un ulteriore 15% sarà destinato ai giovani agricoltori e agli allevatori.

Ha inoltre ricordato che nel secondo pilastro della Pac, dedicato alle misure di sviluppo rurale, esistono programmi specifici volti a promuovere il primo insediamento e il ricambio generazionale, per sostenere gli agricoltori e gli allevatori che decidono di abbandonare l’attività e cedere l’azienda ad altri giovani professionisti. Questo programma avrà per nome “Cooperazione per la successione delle aziende agricole”.

Il ministero promuove il “Programma Cultiva”, un programma di formazione per giovani agricoltori e allevatori in aziende modello, in collaborazione con le organizzazioni che rappresentano i rispettivi settori Si tratta di un’iniziativa di formazione innovativa, lanciata nel 2020, che nel 2022 avrà a disposizione un budget di 1,2 milioni di euro.

 

In apertura, foto di Olio Officina©

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