L’importanza dell’olivicoltura passa anche per il suo valore sociale
Il comparto è sinonimo di valore ambientale, paesaggistico, e porta con sé anche la capacità di potenziare e strutturare le aree rurali. Tutto ciò si instaura in un momento dove vi è un aumento progressivo di consumo di olio da olive in diversi mercati, e secondo Luis Planas, ministro dell’Agricoltura spagnolo, bisogna sfruttare nuove opportunità e dinamiche anche alla luce dell’ingresso di Azerbaigian e Arabia Saudita come nuovi membri nel Consiglio oleicolo internazionale, Coi
L’olio da olive e le olive da tavola sono prodotti sani e di alta qualità. Ciò che racchiudono è anche un forte valore ambientale, paesaggistico e culturale: tutti elementi necessari per la rivitalizzazione economica e la strutturazione sociale delle aree rurali.
In occasione della cerimonia di innalzamento delle bandiere dell’Azerbaigian e dell’Arabia Saudita come nuovi membri del Coi, Consiglio oleicolo internazionale, e all’inaugurazione del Giardino della Pace, il ministro dell’Agricoltura spagnolo Luis Planas ha ricordato che l’ulivo è emblema di pace e armonia, così come è un’importante fonte di alimenti fondamentali per la nostra salute, e nonostante il consumo mondiale di olio da olive è attualmente pari al 3%, si sta assistendo a un progressivo aumento.
Ciò che risulta necessario in questo contesto è sfruttare le opportunità offerte dai nuovi mercati, i quali lasciano sperare positivamente in possibilità di sviluppo.
Il lavoro svolto dal Coi, ricorda il ministro Planas, occupa in questo contesto un ruolo cruciale in quanto promotore del commercio e della cooperazione tra i suoi Paesi membri, senza mai tralasciare gli aspetti dedicati alla formazione e innovazione, sia scientifica sia tecnica.
Bisogna muoversi sempre nell’ottica di unire le proprie forze e competenze, prosegue Luis Planas, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul contributo degli uliveti al mantenimento della biodiversità, alla sostenibilità così come alla lotta contro i cambiamenti climatici, e la Spagna, in quanto Paese di riferimento nella produzione ed esportazione di olio e di olive, ha una grande responsabilità nel difendere, curare e promuovere questi prodotti.
Planas ha fatto riferimento anche al significativo calo della produzione di olio da olive nella campagna appena iniziata a causa della siccità e delle alte temperature e, in relazione all’aumento dei prezzi delle ultime settimane, ha invitato tutti gli anelli della catena ad assumersi le proprie responsabilità.
“Così come, in qualità di ministro, ho pubblicamente rivendicato la necessità che i nostri agricoltori siano equamente remunerati per il loro lavoro e che la nostra industria realizzi un profitto per sviluppare la propria attività, ora chiedo uno sforzo per moderare i prezzi ed evitare situazioni speculative per consentire di mantenere il livello di consumo e di esportazione che è stato così difficile da raggiungere”, ha dichiarato.
In questa situazione le politiche europee hanno una grande importanza in termini di conservazione dell’ambiente e di lotta al cambiamento climatico, e occorre che guardino al mantenimento e al sostegno agli oliveti coltivati a secco che, seppur contribuiscano meno in termini di produttività, ricoprono ampio valore in termini sociali, territoriale e ambientali.
In apertura, foto di Olio Officina©
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