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L’Olio San Giuliano punta su un design elegante e minimale

Con una carta premium proveniente da fonti certificate Fsc, dalla tessitura naturale, la nuova etichetta abbandona lo stile fasciante in favore di una frontale, dedicata al primo contatto col consumatore, e una posteriore, con funzione informativa molto approfondita. “Queste innovazioni – racconta Pasquale Manca, Ad dell’azienda di Alghero, - sono state studiate e realizzare in linea con i valori aziendali che da sempre puntano all’eccellenza dal campo al prodotto finito”

Olio Officina

L’Olio San Giuliano punta su un design elegante e minimale

Investire nel packaging è un passo fondamentale. Non si tratta solo di concepire le proprie bottiglie in modo diverso e innovativo, ma significa creare un incontro con il consumatore fatto di nuovi linguaggi.

Il mondo dell’olio sta cambiando sempre più visione in merito, rivolgendo lo sguardo a soluzioni che partono da nuove forme delle bottiglie fino a ogni singolo dettaglio che la compongono.

Dinamismo, innovazione e ricerca sono i pilastri della Domenico Manca, proprietaria dello storico marchio San Giuliano di Alghero, presenti in ogni aspetto aziendale, anche nella concezione della nuova grafica delle gamma più classica.

L’estetica dei propri prodotti, negli anni, è stata rivista e reinterpretata differenti volte per incontrare le esigenze dei consumatori e le abitudini che mutano in continuazione.

“Queste innovazioni – dice Pasquale Manca, amministratore assieme al padre Domenico– sono state studiate e realizzate in linea con i valori aziendali che da sempre puntano all’eccellenza dal campo al prodotto finito, ottenuta attraverso la continua ricerca dei metodi più moderni, efficaci e sostenibili tanto in campo olivicolo-oleario quanto produttivo. Tutte le fasi della filiera, come quella agronomica, l’estrazione di olio dalle olive, lo stoccaggio e il confezionamento del prodotto finito sono condotte secondo i migliori criteri di best practice internazionale e in accordo con le più recenti novità di industria 4.0.”

Da sinistra, Domenico e Pasquale Manca

Le nuove etichette tra design e sostenibilità

L’anima della azienda si riflette così in una estetica elegante e minimale, dove il nuovo design ha come più tangibile cambiamento l’abbandono dell’etichetta fasciante in favore di una frontale, dedicata al primo contatto col consumatore, e una posteriore con funzione informativa molto approfondita.

È proprio la parte anteriore a marcare il legame con la tradizione olearia della famiglia Manca – radicata fin dagli inizi del ‘900 – attuato attraverso l’ingrandimento visivo del contenuto dello storico marchio San Giuliano, raffigurante un antico frantoio a trazione animale.

L’uso di caratteri lineari, dai tratti semplici ma decisi, segna invece la relazione col presente e la propensione alla modernità e all’innovazione.

L’ultimo progetto di restyling ha riguardato in particolare tre linee di prodotto: l’Originale, l’Amabile e Non Filtrato, le cui etichette sono state interamente ridisegnate con l’obiettivo di porre in maggiore risalto gli elementi distintivi del brand come l’origine del prodotto, la grande tradizione e l’alta qualità, oltre al suo legame con la filiera produttiva.

Un’attenzione particolare è stata rivolta alla sostenibilità. Infatti, la carta premium proviene da fonti certificate Fsc. Dalla tessitura naturale, offre una piacevole esperienza tattile che, unita alla stampa in rilievo con raffinati e preziosi dettagli in oro a caldo, rappresentano un altro piccolo tassello a conferma del posizionamento della San Giuliano relativamente alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale.

L’azienda è anche nota, sempre in termini di innovazione, che però esulano dall’aspetto grafico ed estetico, per il lungimirante progetto Novolivo, volto alla messa a dimora nel medio periodo di 600 nuovi ettari di olivi nel Nord Ovest della Sardegna e per aver recentemente installato, nel suo frantoio ad Alghero, la tecnologia ad ultrasuoni di assoluta avanguardia e mutuata dal settore farmaceutico, volta all’ottenimento di oli extravergini dall’elevatissimo contenuto di polifenoli e sostanze volatili.

 

Si ringrazia per la notizia e per le foto, all’interno e in apertura, Gian Basilio Nieddu

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