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Si chiama Ecco. È l’olio dalle radici friulane

Un territorio noto e celebrato più per i vini, oggi, con Enrico Coser, vede anche l'olio extra vergine di oliva protagonista. Il progetto parte da un uliveto di quasi 1400 piante coltivate nel pieno rispetto dell'ambiente

Olio Officina

Si chiama Ecco. È l’olio dalle radici friulane

Accanto al vino, anche l’olio: questo il nuovo progetto di Enrico Coser (proprietario con la famiglia di Ronco dei Tassi di Cormòns, storica cantina del Collio Goriziano), che ha messo a frutto i mesi di forzato rallentamento degli impegni imposti dalla pandemia per impegnarsi in una nuova iniziativa, sempre a contatto con la terra, sempre legata al Friuli Venezia Giulia.

Ed ora produce Ecco, un elegante e delicato olio extravergine di oliva, il cui nome nasce dall’acronimo Enrico e Costanza Coser, la sua piccola figlia di 5 anni, che ha anche disegnato il logo che spicca sul nero dell’etichetta.

Olio Ecco, Az. Agr. Enrico Coser

“ L’idea di produrre olio mi è nata perché ritengo che il nostro sia un territorio straordinariamente vocato alla coltivazione dell’ulivo per il suo microclima e la sua posizione – spiega Enrico Coser- Il Friuli Venezia Giulia si trova infatti al limite della latitudine per l’olivocultura e tale caratteristica apporta all’olio delle caratteristiche uniche a livello organolettico e analitico, con un’acidità e una quantità di polifenoli ottimale anche per l’aspetto salutistico, oltre che a livello gustativo.”

3,5 gli ettari di uliveto, suddivisi fra un vecchio uliveto a Gagliano (frazione di Cividale) e gli ulivi piantati a Cormòns accanto alle vigne di Ronco dei Tassi.

Circa 1400 le piante, con un’età media di 15 anni, coltivate con grande attenzione all’ambiente, con concimazione organica e – per quanto riguarda la gestione fitosanitaria – con lotta guidata e integrata con prodotti a basso impatto ambientale.

Le olive vengono raccolte manualmente, giungono in frantoio nella stessa giornata della raccolta e sono subito sottoposte a lavorazione.

La frangitura è eseguita a temperatura controllata a freddo (inferiore cioè a 27 °C). Successivamente l’olio viene immagazzinato in serbatoi d’acciaio e lasciato decantare ad una temperatura controllata (14-16 °C).

Infine Ecco viene messo in commercio in bottiglie da mezzo litro dall’elegante design, realizzate appositamente in colore verde antico, per proteggere al meglio dalla luce il prezioso contenuto.

“Ecco è caratterizzato da un fruttato medio e dalla fusione delle peculiarità delle singole cultivar – spiega Enrico Coser – È un olio pulito, che apre su note di dolcezza lasciando spazio ad una moderata sensazione amaricante e una piacevole piccantezza, tipicamente riconducibile alla cultivar regionale Bianchera. È ideale su insalate di verdure, verdure alla griglia, antipasti di pesce, pesce al forno e alla griglia, primi piatti di pesce e verdure.”

Potete scoprire l’olio su Instagram cercando: eccooliveoil

Enrico Coser

Si ringrazia Marina Tagliaferri per la notizia e le foto, in apertura e all’interno

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