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Tutto quanto ruota intorno all’olio al Simei. Gli appuntamenti di Olio Officina

D’accordo, siamo in anticipo sui tempi, nel darne comunicazione, ma è sempre bene prepararsi ai grandi incontri che si svolgeranno in autunno. Nei giorni del Simei, la più importante manifestazione fieristica dedicata alle tecnologie per il vino, l’olio e la birra e i distillati, dal 12 al 15 novembre 2024, sotto la direzione dell’oleologo Luigi Caricato, un ricco ciclo di incontri oltre a una mostra incentrata sul design degli oli

Olio Officina

Tutto quanto ruota intorno all’olio al Simei.  Gli appuntamenti di Olio Officina

Dal 12 al 15 novembre 2024 – segnatelo in agenda –  anche in questa trentesima edizione, nello spazio di Olio Officina – l’osservatorio sul mondo degli oli da olive e sulle realtà affini, tra scienza, tecnica, economia, arte e letteratura – si svolgerà un ricco ciclo di incontri e una mostra sul design degli oli extra vergini di oliva.

Sono in tutto sei, per l’esattezza, gli incontri: il giorno di apertura, nel pomeriggio di martedì 12, ne è previsto uno, alle ore 15; mentre nei giorni mercoledì 13 e giovedì 14, saranno due per ciascuna giornata, e, rispettivamente, al mattino, alle ore 11.30, e al pomeriggio, alle ore 15; per concludere con l’incontro alle ore 11.30 di venerdì 125 novembre, giorno di chiusura della manifestazione.

I TEMI DEGLI INCONTRI

Saranno affrontati sia temi strettamente tecnici, sia argomenti di più ampio respiro, inerenti il marketing, il design, l’economia.

Nella giornata di esordio, martedì 12 novembre, si indagherà su un aspetto molto attuale e tanto dibattuto, che sta creando non pochi problemi al comparto oleario: la grande incognita dei famigerati Mosh e Moah presenti negli oli. Sono tanti gli interrogativi a cui si darà risposta, intanto: cosa sono i Mosh e i Moah? Perché questi idrocarburi finiscono nell’olio e negli alimenti? Cosa succede quando si riscontra questa contaminazione? Come finiscono nei prodotti alimentari? Chi si sta occupando e in che modo di questo problema? Cosa fare nel frattempo, in attesa che vengano stabiliti limiti legali ufficiali?

Nella giornata di mercoledì 13 novembre sono due i temi che saranno affrontati. Il primo, che riguarda gli oli per le conserve e gli aromatizzati. Tutto quello che serve sapere, e cosa fare, per realizzare prodotti di qualità e che abbiano anche una lunga shelf-life. Di solito ci si limita a utilizzare oli senza una specifica profilazione, quando invece la scelta della materia prima da utilizzare diventa fondamentale per un’ottima riuscita della formulazione. Altro tema forte, di grande dibattito, invece, riguarda la classificazione merceologica degli oli da olive: è forse il caso di rinnovarla? C’è chi avanza l’ipotesi di istituire un “super extra vergine”, e comunque di introdurre parametri più selettivi per un prodotto di alta qualità certificata. Nel frattempo, c’è anche da osservare che da quando è stata introdotta la categoria merceologica dell’olio extra vergine di oliva sono trascorsi ormai 64 anni, ed è forse il tempo di cambiare, visto che gli oli degli anni ’60 non coincidono con i profili degli extra vergini odierni. Inoltre, c’è da osservare che anche gli stessi parametri stabiliti dal legislatore sono  inadeguati, prova ne è il caso degli steroli, che non pochi problemi sta causando, anche di natura penale, alle aziende, le quali si vedono bocciare dagli organismi di controllo oli di alta qualità per via di parametri che non tengono conto dei cambiamenti climatici, della presenza sul mercato di oli monocultivar e delle conseguenze sul profilo chimico-fisico degli oli ottenuti da olive raccolte in largo anticipo rispetto al passato (settembre-ottobre).

Nella giornata di giovedì 14 novembre si dibatterà su aspetti riguardanti il prodotto confezionato, relativi alle scelte di design e packaging (Contenitori per gli oli. Come si sviluppa il design e il packaging), un tema quanto mai attuale, anche perché, per costruire il valore e allontanare i panni del prodotto commodity, è necessario puntare sia sulla veste e sull’abbigliaggio, sia sulla funzionalità stessa dei contenitori, in modo da renderli efficienti e performanti, nonché in grado di prolungare il più a lungo possibile la stessa shelf-life degli extra vergini. Mentre, un altro tema, spesso disatteso, riguarda gli aspetti inerenti la corretta conservazione dell’olio lungo la catena distributiva, da qui la proposta di un approccio nuovo e più confacente alla natura chimico-fisica degli extra vergini, in modo da favorirne una maggiore stabilità dei parametri originari al momento dell’imbottigliamento.

Infine, nella giornata conclusiva di venerdì 15 novembre si affronterà il tema tra i più incerti e indefiniti, quello che concerne la valutazione della qualità sensoriale e l’etichettatura degli oli da olive. Temi nevralgici, visto che comportano da una parte l’obbligatorietà del panel test quale discriminante merceologica, e dall’altra, prospetta invece tutta l’ardua complessità cui vanno incontro le aziende nel comporre una etichetta, la quale da un lato dovrebbe favorire le aziende nella comunicazione verso i consumatori (sia per far comprendere il profilo sensoriale dell’olio, con i conseguenti impieghi a crudo e in cottura, sia attraverso il ricorso ai claim salutistici, che tra l’altro rappresentano una grande opportunità comunicativa per le imprese, una leva commerciale non indifferente), eppure, considerando  lo stato della realtà, le aziende di fronte all’etichettatura sono come ingessate, immobilizzate dalla paura di incorrere in sanzioni, che si ripetono frequentemente, e che pongono un serio e irrisolto problema nelle relazioni tra organismi di controllo, agenzie di marketing e  design e aziende olearie, con il risultato che le bottiglie d’olio, ad oggi, di fatto, non comunicano nulla di interessante e di propositivo al consumatore, per paura di esporsi a sanzioni e sequestri. Un problema che va necessariamente risolto, anche perché non si può in alcun modo deprimere un prodotto dalle grandi potenzialità finora inespresse.

MOSTRA FORME DESIGN

Nell’ambito della trentesima edizione del Simei, sempre nello spazio di Olio Officina, dal 12 al 15 novembre ci sarà la mostra FORME DEL DESIGN, con l’esposizione delle più originali e inusuali bottiglie, confezioni e imballaggi di oli e aceti realizzati in Italia e nei principali Paesi produttori.

La mostra, legata al contest Forme dell’Olio e Forme dell’Aceto, è visitabile tutti i giorni dell’evento secondo gli orari di apertura della manifestazione.

In apertura, foto di Olio Officina

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