Una olivicoltura sostenibile nel progetto Novolivo dell’Azienda Agricola Manca
Avviato nel 2013 e premiato in occasione di Agricoltura100, prevede la messa a dimora di 600 ettari di nuovi oliveti secondo un piano studiato e concretizzato in un’ottica volta a tutelare l’ambiente e la biodiversità. A muovere l’intero lavoro è l’uso razionale delle risorse idriche e l’impiego di sistemi per il risparmio energetico, come afferma l’Ad del gruppo, Pasquale Manca, con un progressivo abbandono dell’utilizzo di fitofarmaci di sintesi
Con il marchio Olio San Giuliano l’azienda agricola Domenico Manca di Alghero è stata premiata nei più importanti concorsi internazionali e occupa il sesto posto nel ranking mondiale degli oleifici.
Ora è stata premiata per i progetti green legati alla sostenibilità e all’economia circolare.
Un riconoscimento di Agricoltura100, premio organizzato da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni, con l’obiettivo di sostenere sostenibilità, innovazione tecnologica, difesa dell’ambiente, riduzione delle emissioni inquinanti, produzione di cibo di qualità delle aziende agricole.
Il progetto premiato è Novolivo.
Un lavoro avviato nel 2013 che prevede un grande investimento pluriennale per la messa a dimora di circa 600 ettari di nuovi oliveti di moderna concezione nel nord-ovest della Sardegna che si sommano a quelli tradizionali già esistenti.
Novolivo vede e vedrà le aziende del gruppo impegnate nel medio e lungo periodo in un piano di modernizzazione olivicola unico nel suo genere.
“Novolivo non è solo la semplice piantumazione di nuovi olivi – afferma Pasquale Manca, Ad del gruppo- significa attenzione al territorio, rispetto e valorizzazione della biodiversità delle specie tipiche della zona in cui operiamo, rinuncia consapevole all’utilizzo di fitofarmaci di sintesi e prosecuzione convinta del percorso di agricoltura biologica che abbiamo intrapreso negli anni ‘90. È ricerca, confronto e crescita in concerto con istituzioni come università e enti di ricerca che ci affiancano nella sperimentazione di nuove tecniche agronomiche. È l’utilizzo di importanti sistemi per il risparmio energetico e l’uso razionale delle risorse idriche volto a minimizzare gli sprechi. La piantumazione di nuovi oliveti inoltre fa sì che il bilancio tra le emissioni di CO2 e quanto assorbito dall’elevata concentrazione di piante sia positivo.”
Un frantoio che non produce scarti in ottica di economia circolare
La San Giuliano è dotata di un frantoio di ultima generazione tra i più moderni in Italia, il cui ciclo di trasformazione è circolare quindi non produce scarti.
Le sanse vengono conferite a un impianto di produzione di biogas che le converte in energia verde, mentre il nocciolino residuo viene essiccato e utilizzato come combustibile per impianti di produzione di acqua sanitaria o per riscaldamento.
Si ringrazia per la notizia e per le foto, all’interno e in apertura, Gian Basilio Nieddu
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