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Una tabella di marcia per una tutela mirata dell’olio da olive

Dieci misure specifiche, adottate in Spagna, hanno contribuito a migliorare i prezzi dell’olio e ad espandere le esportazioni. Gli interventi riguardano tutti i settori che compongono il comparto, e si guarda a nuove pratiche, dove l’introduzione di nuovi macchinari risulta ormai una necessità

Olio Officina

Una tabella di marcia per una tutela mirata dell’olio da olive

Il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, ha valutato i risultati delle dieci misure della tabella di marcia per l’olivicoltura spagnola, che hanno contribuito al miglioramento dei prezzi dell’olio da olive e all’espansione delle esportazioni sulla base della qualità e della differenziazione.

Queste misure, concordate con il settore e presentate nel giugno 2020, hanno contribuito a favorire l’adeguamento della domanda e dell’offerta, migliorando la tracciabilità, la segmentazione del mercato e ottenendo un sostegno specifico nella nuova Politica Agricola Comune, Pac.

Luis Planas ha partecipato a Baeza all’inaugurazione della conferenza Diritto di filiera, prezzi equi e sostenibilità delle olive, organizzata dall’Unione dei piccoli agricoltori e allevatori, nell’ambito della dodicesima edizione della fiera Futuroliva, dove ha affermato che il settore olivicolo spagnolo, e in particolare quello andaluso, “ricopre il ruolo di leadership, frutto di un lavoro ben fatto negli anni e della capacità di guardare al futuro”, ed occorre, quindi, continuare a puntare sulla qualità.

L’Andalusia contribuisce a circa l’80% della produzione, con la provincia di Jaén in particolare che, con circa 500.000 tonnellate di olio all’anno, contribuisce a più di un terzo del totale nazionale e a quasi il 15% del totale mondiale.

Per sostenere gli oliveti, anch’essi colpiti dal conflitto in Ucraina, il governo spagnolo ha messo in atto un ambizioso pacchetto di misure di risposta, appena prorogato, che comprende sconti sul prezzo del carburante, riduzioni fiscali e misure di liquidità.

Tuttavia, il ministro ha sottolineato che i prezzi attuali sono positivi, con un prezzo dell’olio da olive superiore di circa il 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e dell’85% rispetto a due anni fa.

Ma oltre a queste misure temporanee, il governo vuole contribuire a migliorare la redditività del settore e, allo stesso tempo, promuovere la transizione verso una produzione più efficiente e sostenibile.

Per mantenere questa leadership, Planas ha insistito sul fatto che “dobbiamo difendere la trasparenza e la qualità dei nostri oli”, per poter crescere e raggiungere nuovi mercati. Per il ministro, ciò si ottiene “con impegno, intelligenza, dedizione e duro lavoro”, accompagnati dalla necessità di introdurre l’innovazione tecnologica nelle colture e nelle industrie per migliorare la competitività.

Allo stesso modo, Planas ritiene che la nuova Legge di Filiera sia “uno strumento fondamentale” che sta già producendo effetti in termini di prezzi dignitosi per i produttori, garantendo un pagamento pari a un prezzo sempre superiore rispetto ai costi di produzione. Questa legge, la cui applicazione dipende anche dalle cooperative agroalimentari e dalle organizzazioni agricole, consente una migliore distribuzione lungo la filiera.

Ha inoltre indicato che la regolamentazione del settore attraverso il regio decreto sulle norme di commercializzazione, o il nuovo Standard di qualità dell’olio da olive, sono alcune delle misure più importanti che sono già state attuate, contribuendo a migliorare il valore degli oli.

La nuova Pac terrà conto delle esigenze dell’olivicoltura e, in generale, dell’agricoltura andalusa, che continuerà ad essere la comunità autonoma che ne beneficerà maggiormente, soprattutto i piccoli e medi agricoltori professionali e gli allevatori.

Oltre agli aiuti diretti e agli aiuti allo sviluppo rurale, ci saranno aiuti associati per gli ovini e i caprini, per l’uva sultanina e un nuovo aiuto associato per gli oliveti tradizionali con maggiori difficoltà, con circa 27,5 milioni di euro all’anno, la maggior parte dei quali andrà all’Andalusia.

In apertura, foto di Olio Officina©

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