Valori, sapore, cultura. Al G7 l’olio Bio Young firmato Pantaleo ricoprirà un ruolo chiave
Avrà infatti l’importante compito di diffondere la tradizione di uno dei prodotti più rappresentativi della dieta mediterranea, l’olio extra vergine di oliva. Come? Omaggiando con ottocento bottiglie tutti i giornalisti che parteciperanno all’evento, dal 13 al 15 giugno a Fasano. Inoltre, il logo scelto dall’Italia per la presidenza è un ulivo secolare, stilizzato che, ramificandosi, unisce in modo dinamico e costruttivo il rapporto fra il Sud e il Nord
A partire dall’1 gennaio l’Italia ha assunto la presidenza del G7. Il gruppo, composto da Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Ue, è unito da valori comuni e svolge un ruolo chiave nella difesa della libertà e della democrazia e nell’affrontare le sfide globali.
La presidenza italiana del G7 durerà fino al 31 dicembre 2024 e sarà caratterizzata da un fitto programma di incontri tecnici ed eventi istituzionali su tutto il territorio nazionale. Avrà fra le sue priorità, innanzitutto, il rispetto dell’ordine internazionale, profondamente scosso dalla guerra russa in Ucraina e dal conflitto in Medio Oriente, due temi su cui l’Italia manterrà alta l’attenzione dei partner e della comunità internazionale.
In occasione del vertice, che si terrà dal 13 al 15 giugno nel comune di Fasano, l’olio Bio Young della storica azienda olearia Nicola Pantaleo verrà distribuito ai giornalisti presenti all’evento attraverso ottocento bottiglie.
Inoltre, l’extra vergine che omaggerà la stampa, ha ottenuto il Bicchiere d’oro al Milan International Olive Oil Award, MIOOA, il concorso dedicato alla qualità degli oli indetto da Olio Officina e giunto alla sua quinta edizione.
Quello tra la famiglia Pantaleo e l’olio è un legame antico quanto una pianta di olivo, le cui radici affondano saldamente nella terra di Puglia.
Tutto ha origine nel 1890, a Fasano, e oggi conta oltre cento anni di tradizione. L’impegno costante di quattro generazioni di imprenditori pugliesi ha contribuito alla sua crescita e affermazione che, insieme a una politica di investimenti ragionata, consente di accrescere le capacità produttive e di mantenere alto il livello qualitativo dell’extra vergine prodotto.
Far incontrare i profumi, i colori e il sapore dell’olio extra vergine è sicuramente il modo principale per diffondere e raccontare la cultura uno degli alimenti cardine del bacino del Mediterraneo.
Già un primo passo importante è stato fatto con la scelta del simbolo per la presidenza italiana, un ulivo secolare stilizzato che, come riferiscono da Palazzo Chigi “collega il mare con la terra” e portano “la tradizione delle nostre radici con il futuro, che, ramificandosi, unisce in modo dinamico e costruttivo il rapporto fra il Sud e il Nord e la cooperazione tra le nazioni del vertice. Le radici dell’albero si immergono nel Mare Nostrum. Le sette olive ai vertici dell’albero rappresentano le sette nazioni” del Forum del G7.
Il G7 nasce nella prima metà degli anni 70 del secolo scorso, a seguito della crisi del sistema di Bretton Woods e della crisi energetica del 1973, come foro informale di coordinamento in materia economica e finanziaria. Il primo Vertice dei Capi di Stato e di Governo, in formato ancora G6, risale al 1975; il formato attuale nasce nel 1976, con l’ingresso del Canada.
Al fine di agevolare la possibilità di verificare l’effettiva azione del G7, nel 2009 – su iniziativa della Presidenza italiana – venne creato l’Accountability Working Group, Awg, con l’obiettivo di verificare il rispetto degli impegni assunti. Per garantire la trasparenza del processo e il controllo da parte della società civile, l’Awg pubblica annualmente un rapporto in merito a uno o più settori di azione del G7; ogni tre anni viene pubblicato un rapporto omnicomprensivo.
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