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C’è tanta cura dei dettagli da Cascina Vittoria

RISTORANTE OLIOCENTRICO. In cucina vi è lo chef Giovanni Ricciardella, giovanissimo e già molto apprezzato. Tra i tanti anche da Davide Oldani, tra i suoi maestri ispiratori. Accanto allo chef ci sono i fratelli e i genitori, tra cui segnaliamo, in sala, Marco. Quanto all’olio, se ne utilizzano più tipi, dalle monocultivar pugliesi Peranzana e Coratina a quelle siciliane Nocellara e Tonda Iblea, fino alla Taggiasca ligure, e chissà se in futuro non incrementeranno il numero delle referenze olearie

Maria Carla Squeo

C’è tanta cura dei dettagli da Cascina Vittoria

Può ritenersi oliocentrico un ristorante che opera in provincia di Pavia, quasi alle porte di Milano? Certo che sì. Non solo perché nell’Oltrepo qualche azienda vitivinicola sta provandoci con gli olivi, al fine di avviare anche una produzione olearia, pur se con quantità esigue, ma anche perché, e aggiungerei soprattutto, la famiglia, proprietaria di Cascina Vittoria a Rognano si sta concentrando moltissimo sul valore e la scelta di ingredienti semplici ma di qualità, destinati a creare proposte gastronomiche ricercate e, per quanto possibile, provenienti da materie prime locali.

Il ristorante è al riparo dai ritmi frenetici dei grandi centri urbani, e si presta molto alla concessione di spazi per pasti da meditare. L’olio, indubbiamente, si presta moltissimo in tal senso. Ora, sono trascorsi già alcuni mesi da quando ho cenato per sperimentare questo luogo del cibo in cui in buona parte delle materie prime si cerca di produrre nell’orto attiguo, di proprietà.

In cucina vi è lo chef Giovanni Ricciardella, giovanissimo e già molto apprezzato – tra gli altri da Davide Oldani, tra i suoi maestri ispiratori – e per l’esordio nel mondo che conta ci ha pensato Paolo Marchi, inserendolo nella Guida Identità Golose 2018. Ma poi ci sono i due cappelli della guida L’Espresso, i due spicchi per la pizza sul Gambero Rosso, senza tralasciare la vittoria al Pizza Talent Show.

Accanto allo chef ci sono i fratelli e i genitori, tra cui segnaliamo, in sala, Marco. Quanto all’olio, se ne utilizzano più tipi, dalle monocultivar pugliesi Peranzana e Coratina a quelle siciliane Nocellara e Tonda Iblea, fino alla Taggiasca ligure, e chissà se in futuro non si incrementerà il numero delle referenze olearie.

Marco Ricciardella assicura di essere in costante ricerca di ottimi oli, e, oltretutto, come ci ha confidato, “facendo pane con farine macinate a pietra, lievito madre e con cottura nel forno a legna, come concludere un eccellente piatto se non con un goccio d’olio e facendo una sana scarpetta? Il nostro criterio – conclude – è la massima qualità, abbinata con metodo”.

Ristorante Cascina Vittoria

Rognano, Pavia, Lombardia, Italia

Casa virtuale: cascinavittoria.it

Questa recensione è possibile leggerla anche nel numero 7 di Oliocentrico: QUI

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