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Cultura e cucina vegetariana

Italia, Svizzera. Due Paesi, un Festival Internazionale di cultura e cucina vegetariana. Due tappe: Ascona e Milano. La scelta vegetariana, secondo Pietro Leemann, si propone quale scelta consapevole dell'individuo e rappresenta un'opportunità per consumatori e cuochi

Olio Officina

Cultura e cucina vegetariana

Tutto è nato da un’idea di Pietro Leemann e Gabriele Eschenazi. Gli appuntamenti sono per il 7 Ggugno 2014 presso la Fondazione Monte Verità Ascona in Svizzera; e il 22 giugno presso il Ristorante Joia a Milano. Al centro di tutto l’Associazione The vegetarian chance, di cui è presidente Pietro Leemann.

Tutto ruota intorno all’evoluzione delle nostre abitudini alimentari. La dieta vegetariana – si legge in una nota stampa – abbracciata oggi nel mondo occidentale da un numero sempre crescente di consumatori, costituisce un’alternativa alimentare concreta capace di salvare l’ambiente, migliorare la salute e produrre una gastronomia più ricca di sapori e contenuti nutrizionali.

La scelta vegetariana – prosegue la nota – si propone come scelta consapevole dell’individuo e rappresenta un’opportunità per consumatori e cuochi, oltre a essere una risposta al tema “Nutrire il pianeta” scelto per Expo 2015, dove poco spazio è stato purtroppo dedicato al vegetarianismo. Ed è proprio di questo tema si occuperà invece il Festival The vegetarian chance, il 7 giugno al Monte Verità ad Ascona e il 22 giugno al ristorante Joia a Milano.

Ad Ascona, il 7 giugno, il programma comprenderà un documentario su Vandana Shiva prodotto dalla TSI e diretto da Werner Weick, una tavola rotonda su cultura e cucina vegetariana, una cena di gala a inviti a cura di Pietro Leemann e del ristorante Joia di Milano.

La tavola rotonda, moderata dal giornalista Gabriele Eschenazi, coordinatore del Festival, vedrà succedersi sul palco Pietro Leemann, presidente di The vegetarian chance, Marco Ferrini, presidente del Centro Studi Bhaktivedanta, Gualtiero Marchesi, chef e rettore della scuola di cucina Alma, Davide Paolini, il gastronauta di Radio 24, Marco Bianchi studioso della Fondazione Veronesi.

Il Monte Verità, prima tappa del Festival, non è stato scelto per caso. È qui, infatti, che nel 1900 si radunarono “nuovi pensatori”, che associarono alle loro idee di purezza e libertà anche la pratica di una dieta vegetariana in decisa controtendenza alle abitudini gastronomiche carnivore dell’epoca. Il luogo conserva ancora oggi testimonianze importanti di quel periodo visibili durante una visita guidata.

A Milano, il 22 giugno, nel ristorante stellato Joia, che festeggia quest’anno il suo vrnticinquesimo compleanno, si svolgerà il concorso internazionale di cucina vegana, il cuore di The vegetarian chance. Al concorso parteciperanno dieci professionisti di alto livello da tutto il continente selezionati sulla base di due ricette inviate al comitato promotore entro il 15 maggio.

I cuochi – si legge sempre nella nota stampa diramata quest’oggi – parteciperanno in rappresentanza di un ristorante non necessariamente vegetariano. Il concorso offrirà agli chef l’opportunità (chance) di valorizzare il mondo vegetale come protagonista della buona tavola. La giuria sarà composta da Pietro Leemann, chef e alimentarista, Kristen Thilbeault, chef americana vegana Almost Famous Chef S.Pellegrino 2013, Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi, Lorenzo Sonognini, esperto ambientale, Davide Paolini, opinion leader del settore gastronomico, Luca Sacchi gastronomo e ricercatore, e da un ristoratore
pluristellato non vegetariano.

Prima del concorso sono previste le testimonianze di Cinzia Scaffidi, direttrice del Centro Studi Slow Food, e della chef americana Kristen Thilbeault, in Italia grazie alla collaborazione di S.Pellegrino & Acqua Panna. Due sono i media partner di The vegetarian chance: la TSI, televisione della Svizzera italiana e Fine Dining Lovers, la testata on line in lingua inglese del gruppo Sanpellegrino diretta da Bettina Jacomini.

La foto di apertura è di Olio Officina

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