Il vino della settimana: Schiava 2017, di Tiefenbruner
Un vino alto atesino di una storica azienda attiva sin dal 1675, ottenuto da un vitigno autoctono di grande qualità che andrebbe rivalutato. Le prime sensazioni sono di frutta rossa matura, leggermente speziato, pepe bianco, lampone, fragoline di bosco, prugna con note balsamiche
Tiefenbruner, un’azienda storica dell’Alto Adige, è di proprietà della stessa famiglia dal 1675.
La mission è di produrre sempre vini che sappiano interpretare il territorio e le tipologie di uve autoctone della zona: la Schiava ne è un esempio.
I 25 ettari di proprietà, più i 45 ettari vitati di conferitori che portano l’uva in questa cantina, si trovano ad un’altitudine che va dai 250 m ai 1000 m sul livello del mare su terreni argillosi e calcarei.
In cantina si lavora cercando di interferire il meno possibile in modo da lasciare che le uve esprimano le loro espressioni.
La Schiava degustata è decisamente figlia del territorio, l’Alto Adige si riconosce al primo impatto.
Il vino è equilibrato e morbido in ogni sua parte, l’azienda è riuscita a tirar fuori il meglio da questo vitigno autoctono troppo spesso sottovalutato o vinificato in malo modo.
Schiava 2017 –Tiefenbruner – Sudtirol Alto Adige
Bel vino rosso dalle ottime qualità. Il prezzo: 12,70 euro in enoteca.
Abbinamenti: taglieri di speck e formaggi, tomino alla piastra con una fetta di pancetta croccante, pasta al ragù.
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